“L’agroalimentare, una risorsa per l’economia del territorio”. E’ il titolo della pubblicazione del mese di aprile 2021 del centro studi della Cna territoriale di Ragusa in cui si fa il punto su uno dei settori portanti dell’economia iblea. Nella pubblicazione, si specifica come l’imprenditoria del comparto abbia l’obbligo di ripensare con urgenza al proprio blocco motore. “Il nostro – spiega il responsabile del Centro studi, Giorgio Stracquadanio – è diventato un bacino agroalimentare di tutto rispetto che, senza grandi investimenti in tecniche di commercializzazione, è diventato punto di riferimento nel sistema agroalimentare nazionale”. Nella pubblicazione, inoltre, sono riportate delle tabelle che chiariscono la consistenza del settore oltre a mettere in evidenza che la provincia di Ragusa risulta essere al terzo posto in Italia nella graduatoria delle province italiane per incidenza del Pil agricolo con una percentuale che sfiora il 10%, circostanza che fa emergere quanto sia alto il valore e l’importanza del distretto agroalimentare locale.
“Va riprogettato – conclude Stracquadanio – il rapporto tra la nostra economia e la società, mettendo a fuoco non solo le fratture sociali che si sono prodotte per la difficile riorganizzazione del nostro tessuto di microimprese avviata già prima del Covid-19 e cioè con la crisi finanziaria del 2008-2010, ma ponendo al centro due passaggi che abbiamo di fronte: irrobustire il rapporto produzione e società di conoscenza globale e assemblare il tutto con il saper fare locale”. Insomma, dai dati e le analisi emerge che il territorio ibleo deve diventare un marchio.