“Il mio governo non ha interesse a nascondere né i morti, né i guariti. E’ in atto una ignobile campagna di denigrazione messa in piedi dall’opposizione che è alla ricerca della credibilità perduta. Tanti sciacalli e iene ci accerchiano ma i siciliani sanno che sono oggi governati da persone perbene”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci durante la conferenza stampa nella quale ha precisato i dati che riguardano la situazione epidemiologica e la campagna di vaccinazione in Sicilia. “Soltanto chi è ignorante ed in malafede può dire che noi nascondiamo i dati del contagio. Vergogna. Basta sapere che i flussi dei dati che arrivano a Roma sono due. Un flusso e quello dell’Istituto Superiore della Sanità ed è quello che determina il colore di una regione mentre l’altro flusso è quello della Protezione Civile.
La ricognizione dei due dati e diverse, e determina un disallineamento fra i due flussi. I 258 casi di decessi emersi ieri sono il risultato del periodico allineamento che si fa fra i due flussi, ed è un episodio che avviene non soltanto in Sicilia ma in molte regioni d’Italia e in diversi paesi europei. I 258 decessi emersi ieri nell’allineamento erano già stati caricati nella piattaforma dell’Istituto Superiore della Sanità e quindi non hanno determinato assolutamente alcuna influenza. Ecco perché – continua Musumeci – mi chiedo, ma dopo questo sforzo enorme che stiamo compiendo, dopo aver mobilitato migliaia e migliaia di operatori sanitari, dopo essere stati indicati dal Generale Figliuolo venuto l’altro giorno in Sicilia, fra le prime regioni italiane nella campagna di vaccini, perché dobbiamo farci del male. Perché speculare persino in tempo di pandemia ed essere nemici della nostra terra. Basta. La Sicilia ha bisogno di essere rasserenata.
La Sicilia ha bisogno di rivivere un clima di collaborazione reciproca. A tutti gli operatori economici, che sono davvero quelli che più stanno avvertendo il peso alla pandemia, voglio ricordare che stiamo ancora aspettando le risorse e i ristori da Roma e per quanto riguarda noi abbiamo già stanziato 250 milioni l’altro giorno e 100 milioni con la BEI per potere dare finalmente la possibilità di ripartire non appena la condizione epidemiologica lo consentirà”.