"Prematuro parlare di Ztl e varchi controllati elettronicamente senza un’adeguata pianificazione complessiva dell’accessibilità del quartiere barocco". Si riallaccia alla polemica scaturita dalla notizia diffusa dal Sindaco di Ragusa dell'avvio dei lavori per la realizzazione di undici varchi elettronici a Ragusa Ibla, il Centro Commerciale Naturale Antica Ibla, per affermare "prematuro parlare di Ztl e varchi controllati elettronicamente senza un’adeguata pianificazione complessiva dell’accessibilità del quartiere barocco" e per stilare la lista delle incompiute dall'Amministrazione Cassì. Daniele La Rosa, presidente del CCN Antica Ibla riassume innanzitutto i nodi irrisolti dopo "circa tre anni di governo. Parcheggio multipiano, parcheggi di scambio, pass, mobilità, trasporto pubblico urbano, utilizzo fondi residui della legge 61/81, incentivazione attività economiche, regolamento dehors, nuova segnaletica per attività, politiche turistiche" definiti "problematiche presenti da troppi anni e che sono ormai diventate endemiche".
La Rosa ricorda poi che lo scorso 28 ottobre il Ccn comunicava all’amministrazione comunale, attraverso un’assemblea plenaria e rivolgendosi per l’ennesima volta al sindaco, la volontà di istituire una task force per risolvere definitivamente alcune di queste problematiche. Da lì un susseguirsi di decine di incontri online e in presenza nel corso dei quali sindaco e assessori si sono sempre prodigati nello spendere fiumi di parole, affermando “ci stiamo lavorando” mentre a oggi, dopo cinque mesi, nulla è cambiato". Quindi il presidente del CCN Antica Ibla ricorda le richieste degli operatori, "alcuni interventi decisivi per la fruibilità di Ragusa Ibla (tra questi parcheggi multipiano, servizio trasporto urbano degno di una città capoluogo di provincia, nuova segnaletica, parcheggi scambio, etc.)" ed aggiunge "forse l’Amministrazione dimentica che Ibla, con 150 e più attività, a causa del perdurare di questo stallo, acuito dalla congiuntura negativa del Covid, dovrà registrare l’annientamento del proprio tessuto economico che vanta un fatturato indicativo pre-Covid di circa 28 milioni di euro oltre a una forza lavoro di almeno 400 dipendenti.
Si è mai chiesta l’Amministrazione comunale che impatto negativo, a livello economico, si avrebbe per tutta la città se il tessuto produttivo in questione perdesse la presa? A palazzo dell’Aquila, hanno idea delle tasse che si andrebbero a perdere con la chiusura delle attività? E i cittadini di Ibla hanno mai pensato cosa comporti rinunciare agli affitti che ogni mese gli imprenditori versano nei loro conti correnti? Ecco perché riteniamo che serva adesso, più che mai, una pianificazione mirata pluriennale per recuperare il perduto". A proposito dunque dei realizzandi varchi elettronici, Daniele La Rosa commenta "ecco perché riteniamo sia prematuro parlare di Ztl e varchi controllati elettronicamente senza un’adeguata pianificazione complessiva dell’accessibilità del quartiere barocco. Ibla, ad oggi, non è capace di attrarre altri investimenti. Ricordiamo all’Amministrazione anche la mancanza di adeguate politiche turistiche”.
E per concludere il CCN Antica Ibla ribadisce "ci sono, poi, una serie di altre risposte che il Ccn attende da mesi: quando sarà fatto l’allargamento della circonvallazione? E quando saranno impegnate le somme per incentivazione attività economica della 61/81? Le partite Iva attendono questi fondi dal 2017. E il museo archeologico nell’ex-convento di Santa Maria del Gesù? Quando ci sarà l’onore di poter varcare la porta d’ingresso come visitatori? Queste una serie di ulteriori domande a cui da troppo tempo si attende risposta" (da.di.)