Nel reparto di Emodinamica dell’ospedale “Giovanni Paolo II” si sono conclusi i lavori per l’installazione e il collaudo della seconda sala angiografica. Uno spazio di ultima generazione allocato in maniera speculare a quella già esistente che risponde alle indicazioni delle più recenti linee guida sulla dotazione strutturale dell’Emodinamica e della Cardiologia Interventistica. Specie in epoca di emergenza come quella da Covid. Infatti, la dotazione di due sale consente, non solo la gestione in totale sicurezza dell’infarto miocardico acuto – in caso di guasto o occupazione contemporanea di una sala – è sempre disponibile la seconda, speculare, per una procedura, ma anche di non interrompere l’attività nel caso in cui sia stata eseguita una procedura ad un paziente Covid positivo. Inoltre, il pieno utilizzo della seconda consentirà di dedicare l’esistente sala pacemaker all’attività di Radiologia Interventistica per il trattamento delle patologie delle vie biliari o degli accessi vascolari nei pazienti in Emodialisi. «Ho visto nascere l’Emodinamica a Ragusa.
Questo risultato è un tassello di grande importanza nella crescita e sviluppo dell’Interventistica Cardiovascolare nella provincia di Ragusa.» dichiara il dott. Antonino Nicosia – direttore dell’UOC Emodinamica -. «La nuova sala, tecnologicamente all’avanguardia, consentirà l’ottimizzazione dell’attività di Elettrofisiologia Interventistica provinciale. Un’azione che stiamo portando avanti in armonia con il direttore della Cardiologia di Modica. Un’altra attività è quella dell’Interventistica vascolare – che stiamo realizzando in stretta collaborazione con l’U.O.S. di Chirurgia vascolare. Lo scopo è quello di mettere in sicurezza assoluta la gestione delle emergenze cardiologiche e dell’infarto miocardico acuto in provincia».
Dello stesso avviso è il direttore dell’UOC di Cardiologia di Modica, Sabrina Ficili – che aggiunge «Una sala di ultima generazione, permette di concentrare l’attività interventistica di elettrofisiologia ed è un grande passo avanti nella provincia di Ragusa. Abbiamo l’opportunità di operare in un ambiente dotato di tecnologie avanzate che consentono di mappare e trattare in maniera interventistica ogni tipo di aritmia». «La possibilità, oggi, di trattare, nella nostra provincia, la patologia degli accessi vascolari dei pazienti in emodialisi con interventi endovascolari mirati, altamente specialistici, mediante un rapporto di collaborazione multidisciplinare nefro-radiologico, è di cruciale importanza. Questo permette di preservare il limitato e prezioso territorio vasale indispensabile per la loro stessa sopravvivenza emodialitica.
Evitando i disagi legati alla “migrazione” extraterritoriale di questi pazienti “fragili”, afferma Walter Morale, responsabile della Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Maggiore” di Modica. «Un grande successo, frutto del rapporto di proficua cooperazione, basato sulla sinergia organizzativa non solo interaziendale ma anche interdisciplinare che si basa sull’avanzato supporto tecnologico dell’Emodinamica dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, diretta dal dott. Antonino Nicosia.» Soddisfazione arriva dalla Direzione Generale per un grande passo avanti verso la costruzione di un polo di Interventistica Cardiovascolare e Radiologica. Certamente, si tratta di una nuova realtà che permetterà di accrescere la qualità dell’assistenza non solo per i pazienti ragusani ma anche da chi viene da fuori provincia.