Il contributo a fondo perduto, previsto nel Decreto Ristori, parte da un minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Ecco la guida per fare la domanda ed il modulo in Pdf che si può scaricare in fondo all’articolo. L’Agenzia delle Entrate in una nota diffusa ieri, 24 aprile 2021, ha elencato alcuni dati: superati i 4 miliardi di euro erogati dalle Entrate. Partiti 1 milione e 400mila bonifici a favore di aziende e lavoratori autonomi. Hanno superato il valore di 4 miliardi di euro i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni erogati dall’Agenzia delle Entrate a imprese e professionisti colpiti dalle conseguenze economiche dell’epidemia da Covid-19.
Dopo la firma del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono partiti oggi ulteriori 372mila mandati di pagamento che, aggiungendosi a quelli eseguiti a partire dall’8 aprile 2021 e ai crediti di imposta riconosciuti, portano a 1 milione e 400mila i beneficiari del contributo a fondo perduto. Le somme complessivamente erogate sono pari a 4.067.905.221 euro, di cui 3.945.709.195 con accredito diretto sul conto corrente dei beneficiari, mentre 122.196.026 euro sono stati richiesti dai contribuenti sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione.
Contributo a fondo perduto da 1.000 a 2.000 euro: il modulo del bonus
Il nuovo bonus a fondo perduto potrà essere richiesto compilando online un modulo da presentare a partire dal 30 marzo 2021 e non oltre il 28 maggio 2021, sempre via web. Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato per il suo Cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche e sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Spid, Cie o Cns oppure Entratel dell’Agenzia. Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà delle verifiche e rilascerà delle ricevute al soggetto che ha trasmesso l’istanza. In particolare, in caso di esito positivo, le Entrate comunicheranno l’avvenuto mandato di pagamento del contributo (o il riconoscimento dello stesso come credito d’imposta nel caso di tale scelta) nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, accessibile al soggetto richiedente o al suo intermediario delegato.
Contributo a fondo perduto: a chi spetta
A chi spetta il contributo – Come indicato dal “Decreto Sostegni”, il nuovo contributo a fondo perduto può essere richiesto dai soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato, che nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto (per la gran parte dei soggetti si tratta dell’anno 2019) abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a 10 milioni di euro. Inoltre, il contributo spetta anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Sono invece esclusi dalla fruizione del bonus i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto (23 marzo 2021) o che abbiano attivato la partita Iva successivamente (a partire dal 24 marzo 2021), gli enti pubblici (art. 74 del TUIR), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir).
Contributo a fondo perduto: requisiti per ottenere il Bonus
I requisiti per avere il bonus sono due. Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro. Il secondo requisito da soddisfare è che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. Il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, sempre che rispettino il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.
Contributo a fondo perduto: come si calcola il contributo?
L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019 secondo questo schema riassuntivo:
60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro;
50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.
È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro. Il nuovo contributo a fondo perduto, come i precedenti bonus, è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.