Truffa dello specchietto: arrestato dalla Polizia di Stato. Il 24 aprile u.s, nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione dei reati di natura predatoria, disposti dal Questore Giusi Agnello, la Polizia di Stato – Squadra Mobile ha tratto in arresto S.U, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato in stato di libertà per una tentata truffa in danno di un minore e di un’anziana, posta in essere mediante la metodologia della cd. «truffa dello specchietto». Intorno alle 8, il primo obiettivo del malvivente è stato una giovane vittima alla guida di una Minicar, che percorrendo Viale delle Americhe udiva un rumore provenire dallo sportello lato guida e subito dopo veniva inseguita e poi fermata da S.U, a bordo di un’autovettura di colore bianco.
Quest’ultimo, sceso dalla macchina, contestava alla ragazzina di avergli rotto lo specchietto retrovisore e di non essersi accorta del danno provocatogli, proponendole di accordarsi per un risarcimento diretto, chiedendo la somma di € 50,00, con la raccomandazione di non dire nulla ai familiari, né alla Polizia. S.U., avendo intuito che la minore aveva avvisato un familiare, saliva a bordo della propria autovettura e si dileguava in direzione S.P. 10. Ricevuta la segnalazione dalla sala operativa, gli operatori della Squadra Mobile si ponevano alla ricerca dell’autore del reato, rintracciandolo alle ore 08.30 successive nella strada che da Ragusa conduce a Chiaramonte Gulfi, che nel frattempo aveva agganciato un’anziana signora a bordo di un’utilitaria.
S.U., nel tentare la seconda truffa, faceva in modo che la signora lo sorpassasse e in questa fase lanciava un oggetto che andava ad impattare con lo sportello dell’auto della vittima provocando un rumore e dopo averla sorpassata le indicava di fermarsi. Con le medesime modalità adottate anche nei confronti della minore, chiedeva un risarcimento in contanti e per le vie brevi, come corrispettivo del presunto danno subito. A questo punto, S.U., avendo visto nel frattempo sopraggiungere un’autovettura di servizio ed avendo intuito che poteva trattarsi delle FF.OO., raggiungeva celermente la propria autovettura e cercava di allontanarsi. Il personale di Polizia, immediatamente, procedeva al controllo dello stesso mediante l’intimazione, tramite la paletta d’ordinanza a scendere dal veicolo, ma in questa circostanza, S.U. azionava la prima marcia e sgommando fuggiva a bordo del proprio veicolo.
Dopo un rocambolesco inseguimento, nonostante gli fosse stata sbarrata la strada, provava nuovamente a fuggire, impattando l’autovettura di servizio, ma a questo punto veniva tratto in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato in stato di libertà per tentata truffa e danneggiamento aggravati dal fatto di avere commesso i reati nei confronti di minorenni e di ultrasessantacinquenni. Il PM di turno ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. A seguito di tali fatti, il Questore della Provincia di Ragusa ha emesso nei confronti di S.U, il provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Ritorno nel Comune di Ragusa per anni tre.