Comune di Ragusa ed Asp potrebbero decidere di spostare l'hub vaccinale nell’ex facoltà di medicina al Centro direzionale Asi. Che fin dall’inizio l’hub vaccinale istituito presso l’ex ospedale Civile di Ragusa non fosse l’optimum per l’utenza era apparso chiaro per gli assembramenti che vi si erano immediatamente creati e per i disagi che l’utenza aveva subìto soprattutto nelle giornate fredde protrattesi fino a non molto tempo fa. E molte voci si erano unanimemente levate per denunciare la situazione e per chiedere che il Comune si facesse carico, anche presso l’Azienda Sanitaria Provinciale, di trovare una soluzione. E questa sembrerebbe essere in dirittura d’arrivo, come afferma una nota ufficiale di Palazzo di Città, che riferisce di una interlocuzione con l’Asp per prendere in considerazione un sito alternativo come hub vaccinale.
A dichiararlo è lo stesso sindaco Peppe Cassì. Dopo aver premesso che “la campagna vaccinale rappresenta l’unica via d’uscita dall’incubo in cui siamo piombati da oltre un anno. E’ un sistema delicato, che giornalmente dipende dalla disponibilità di dosi (a volte inaspettatamente inferiori rispetto al numero di prenotati) e subisce le influenze di notizie che destano allarme” il primo cittadino ragusano ricorda che “affinché la campagna possa svolgersi con la massima efficienza, è importante invece che i cittadini si sentano confortati e assistiti. Non ci sfuggono in tal senso le difficoltà che in alcune giornate si sono verificate all’hub vaccinale dell’ex Ospedale Civile, nonostante la buona volontà e l’impegno degli operatori Asp e il supporto logistico e di personale offerto dal Comune”.
E quindi arriva la notizia “per questo motivo abbiamo preso in considerazione siti alternativi da sottoporre alla valutazione di Asp. Dopo alcuni sopralluoghi congiunti i locali più idonei sembrano quelli che ospitavano la facoltà di medicina al Centro direzionali Asi, con spazi ampi e facilmente accessibili, che da qualche giorno ospitano in maniera efficiente il servizio di drive point per i test rapidi. La decisione sarà presa entro pochi giorni”. E a tamburo battente arriva una dichiarazione del segretario cittadino del Pd, Peppe Calabrese, che afferma “recepiti i nostri suggerimenti con l’indicazione di una diversa sede per hub” e prosegue “apprendiamo con viva soddisfazione che, finalmente, il sindaco di Ragusa si è reso conto che il centro per la somministrazione dei vaccini allocato presso l’ex Ospedale Civile presenta alcune criticità per gli utenti e, quindi, non è idoneo allo scopo.
Già il mese scorso, con un comunicato, avevamo sollevato le nostre perplessità sull’organizzazione degli hub per la somministrazione dei vaccini nella nostra città, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini sono stati costretti a lunghe file attendendo il proprio turno all’aperto, esposti alle intemperie. E se fino a qualche giorno fa il problema principale da questo punto di vista poteva essere il freddo, tra qualche giorno le condizioni climatiche cambieranno e sarà il forte caldo a rappresentare un serio problema. Avevamo chiesto al sindaco di farsi portavoce di questa necessità, rappresentata al direttore generale dell’Asp di Ragusa anche dal nostro parlamentare regionale Nello Dipasquale la scorsa settimana. Siamo lieti di apprendere oggi, invece, che il primo cittadino ha recepito le nostre indicazioni con l’individuazione di un altro hub, presumibilmente l’ex sede della facoltà di Medicina presso il centro ASI. Però bisogna fare presto. Il sindaco Cassì ha capito, per fortuna: meglio tardi che mai”.
La richiesta di altri hub vaccinali da individuare in città era stata avanzata anche, formalmente, al direttore generale Asp, dal Comibleo, il comitato spontaneo di volontariato formato da cittadini residenti a Ibla, che aveva constatato “come mai non sono state approntate altre postazioni per la vaccinazione anticovid, suddividendo i cittadini per le varie categorie, eliminando completamente gli assembramenti e i pericoli ad esso connessi. E poi ci lamentiamo della crescita dei contagi, critichiamo i giovani che si radunano mentre l’Asp e il Comune di Ragusa sembra non si rendano conto che, in questo modo, si rischia di contribuire alla diffusione del virus, nonostante la presenza della polizia locale e della caserma dei carabinieri proprio di fronte al Civile dove, purtroppo, gli assembramenti risultano essere all’ordine del giorno”.
Per quanto riguarda siti alternativi, il Comibleo aveva proposto “l’ospedale Maria Paternò Arezzo, l’ospedale G. B. Odierna, la scuola dello sport con annesso palazzetto dello sport di contrada Selvaggio, la palestra Bellarmino, la palestra di via Aldo Moro, il palazzetto dello sport di via Zama, il teatro Tenda, per non parlare delle numerose strutture private in atto non funzionanti quali cinema e teatri”. Dai cittadini di Ibla rinuiti nel comitato erano pervenute al manager Aliquò altre due segnalazioni, relative la prima alla farmacia territoriale di via Paestum a Ragusa a cui si rivolgono i pazienti di tutta l’area provinciale, e di cui si lamenta la scarsezza di personale addetto alla consegna dei presidi sanitari, con il conseguente formarsi di lunghe file. L’altra invece riguarda la necessità di istituire una guardia medica a Ibla non solo per i residenti ma anche per i numerosi visitatori che solitamente, prima della pandemia e si spera anche dopo, affollavano le viuzze e gli scorci caratteristici del quartiere.
“La guardia medica a Ibla ricorda Comibleo – – è stata soppressa nel 2002. E, da allora, l’antico borgo cittadino deve ricorrere all’erogazione di servizi sanitari da parte degli ospedali senza che ci sia un monitoraggio più attento su questo fronte”. (da.di.)