Mentre la Sicilia è ancora in zona arancione e i ristoratori siciliani soffrono per l’ormai insostenibile, prolungata chiusura, a Modica Sandro Pace decide di sfidare l’incertezza del presente e di scommettere sul futuro aprendo il terzo punto vendita di Cantunera dopo quelli di Comiso e Ibla. L’ormai famosa arancineria siciliana, che negli anni si è fatta amare da tutti per la coerenza di un progetto gastronomico di qualità e per la capacità di esprimere una visione autenticamente contemporanea della cucina tradizionale siciliana, aprirà la sua nuova “cantunera”, il suo angolo modicano, il Corso Umberto I n. 28 a partire dal 30 aprile. «Se al momento non si può fare altro, punteremo tutto sull’asporto», spiega lo chef e patron del marchio Cantunera Sandro Pace: «Abbiamo atteso oltre un anno per fare questo passo, siamo stati fermi per capire come si sarebbe evoluta l’emergenza, abbiamo posticipato nel tempo altri progetti di sviluppo, ma adesso abbiamo capito che era il momento di fare un passo fuori dagli schemi e di scommettere sul fatto che in questo momento più che mai il pubblico innanzitutto sarà in grado di apprezzare un gesto di coraggio che, nel rispetto di tutte le regole, vada incontro al bisogno che sentiamo tutti di una novità che abbia il sapore della normalità».
Del resto, in questi mesi, in verità Sandro Pace fermo non lo è stato affatto e si è anzi dedicato a definire i dettagli di questa terza apertura, pensandola come un vero e proprio progetto di auto-costruzione, imparando innanzitutto l’arte della falegnameria: «Se a lungo mi è stato impedito di fare il mio lavoro – racconta Pace -, ho pensato di dedicare le mie energie ad impararne un altro, indispensabile a supporto dei miei punti vendita. Così ho trasformato una parte del mio laboratorio di Comiso in un piccolo angolo di falegnameria ed è qui che sono nati tutti gli arredi che adesso il pubblico ritroverà nel mio punto vendita di Modica. Interventi semplici, essenziali, con cui però voglio trasmettere un messaggio che spero possa essere positivo per tutti: la creazione, l’autoproduzione è il modo con cui ho difeso la mia curiosità e la mia dignità di lavoratore in questo lungo periodo. È stata questa, per me, la miglior forma di resistenza».
Ma Sandro Pace non poteva sbarcare a Modica senza inventare una nuova arancina, interamente dedicata alla città: sarà L’Arancina Modicana, fatta con il bollito tipico della tradizione contadina. È un’arancina scoperchiata, tipica del brevetto Cantunera, che Pace ha ideato sin dall’inizio della sua avventura per trasformare questo tipico cibo da strada in un piatto contemporaneo, in cui il ripieno non è più nascosto dentro il riso ma diventa protagonista, rimarcando la differenza nella qualità della scelta degli ingredienti e delle ricette dei ripieni. «Prima ancora di aprire le porte di Cantunera, Modica mi ha dimostrato una grande accoglienza e una grande aspettativa», conclude Pace: «Per questo ho subito voluto assecondare il desiderio di dedicare alla grande cultura gastronomica di questa città una nuova creazione, che ne porterà sempre il nome».