Persone rimaste chiuse nel Giardino Ibleo, assessore Iacono: impossibile. Non è ancora polemica aperta ma potrebbe mancarci poco. Ci riferiamo alla denuncia di Ragusa in movimento secondo la quale per la seconda volta in pochi giorni “due persone sono rimaste “imprigionate” all’interno del giardino ibleo per cui occorre regolamentare con più puntualità il servizio di custodia” ed alla piccata replica dell’assessore competente Giovanni Iacono che afferma “forse per il piacere di postare sui social qualcuno rimane dentro perché vuole rimanere dentro, non perché lì viene lasciato”. Vediamo dunque i fatti. Mario Chiavola, presidente dell’associazione Ragusa in movimento afferma “ è accaduto un’altra volta. A distanza di una settimana esatta dalla precedente segnalazione. Solo che, in questa occasione, giusto per mettere le mani avanti da un eventuale tentativo di sconfessione da parte dell’amministrazione comunale, a cui la scorsa settimana il fatto denunciato non risultava, i malcapitati hanno realizzato un video, dall’interno, che, nel giro di poche ore, è diventato virale”.
Chiavola si riferisce al “ nuovo episodio che ha visto rinchiusi all’interno del Giardino ibleo due cittadini che, contando sul fatto che la chiusura, come da regolamento, sarebbe stata attuata alle 21, si sono intrattenuti sino alle 20,50 salvo dovere prendere atto che erano rimasti “imprigionati” dentro” e spiega “a quanto pare il custode ha pensato di bloccare i cancelli con il catenaccio una decina di minuti prima rispetto all’orario di chiusura previsto. Ma non si è avveduto che all’interno erano rimaste un paio di persone. A queste ultime, non è rimasto altro da fare se non documentare il tutto e farlo girare sui social prima di contattare chi di dovere per essere “liberati”. Poi Mario Chavola prende lo spunto per “sollecitare l’amministrazione a regolamentare meglio questo servizio che, a quanto pare, continua a fare i conti con una serie di defaillance. Ribadiamo che non è così che si può fare accoglienza. Men che meno se, in estate, l’incremento dei flussi, così come speriamo tutti, crescerà. Davvero un peccato che non si riesca a gestire la situazione nella maniera migliore”.
La risposta arriva piuttosto piccata dall’assessore Giovanni Iacono, che precisa “è stato affidato il servizio di custodia e vigilanza dei quattro giardini pubblici e precisamente di Villa Margherita, Villa “Aylan” in via Archimede, Villa di via Stiele e Giardino Ibleo.Dal mese di aprile infatti, in via sperimentale e per tre mesi, è l’associazione di volontariato “Fare Ambiente” a garantire grazie al servizio di sei unità non solo l’apertura e chiusura dei giardini pubblici comunali ma anche la custodia, la vigilanza e la pulizia dei servizi igienici”. Poi Iacono entra nel dettaglio “nelle ville, non più, come avvenuto nel passato, la semplice apertura e chiusura al pubblico ma la custodia ed il controllo, durante l’apertura, della regolare fruizione delle stesse, da parte di personale dell’associazione di volontariato che indossa una specifica divisa che li indentifica facilmente.
A proposito del personale che svolge diligentemente i compiti che sono stati loro affidati possiamo assicurare che in vista dell’approssimarsi dell’orario di chiusura delle ville viene regolarmente suonata la sirena che avverte i fruitori di uscire e che comunque il personale prima di chiudere i cancelli effettua due giri all’interno delle ville per assicurarsi che non ci siano persone all’interno”. Da queste considerazioni le conclusione dell’assessore Giovanni Iacono “appare inverosimile quindi, come si legge in qualche nota stampa, che qualche visitatore, sia rimasto chiuso dentro una villa comunale per negligenza degli addetti alla custodia. Chiunque frequenta un luogo di fruizione pubblica, non attende la sirena per uscire, conosce l’orario di apertura e l’orario di chiusura e deve farsi parte diligente nel rispettare gli orari. Forse per il piacere di postare sui social qualcuno rimane dentro perché vuole rimanere dentro, non perché lì viene lasciato”. (da.di.)