Ragusa continua l'aventino di Antoci, Firricieli e Chiavola. I tre consiglieri di minoranza della Commissione Risorse non partecipano alle sedute dal 4 marzo ed incontrano il neo segretario comunale. “Posizione aventiniana”, così definiscono i tre consiglieri comunali di Ragusa Sergio Firrincieli e Alessandro Antoci (M5) e Mario Chiavola (Pd), componenti di minoranza della Commissione Risorse, la propria scelta di continare a non partecipare alle sedute dell’organo consiliare per protesta contro la conduzione della presidente Gianna Occhipinti. Una scelta che va avanti dal 4 marzo e che vede i tre decisi “a non retrocedere di una virgola e a rimanere arroccati su tale decisione”. Posizione ribadita già lunedì mattina prima della seduta di commissione fissata per quello stesso giorno e reputata vincente anche perchè la riunione è andata a vuoto per mancanza del numero legale. E prima della seduta Antoci Firrincieli e Chiavola avevano ricordato “credevamo che l'amministrazione della trasparenza, l'amministrazione dei migliori, così come spesso si suole autodefinire si muovesse lungo l'unica direzione per noi possibile, quella, cioè, di chiarire che cosa è accaduto, quale la ragione circa l’utilizzo di una pratica, da parte del presidente dell’organismo, la consigliera Gianna Occhipinti, secondo noi in netto contrasto con il regolamento.
E, invece, nulla di tutto questo. Tutto liquidato con la massima superficialità, come se cose del genere potessero verificarsi periodicamente, come se le anomalie al regolamento fossero all'ordine del giorno”. I fatti cui i tre commissari si riferiscono avvennero proprio nella seduta del 4 marzo allorchè la presidente Occhipinti non ritenne di attendere l’arrivo di un consigliere di maggioranza e chiamò a sostituirlo il suo capogruppo, con decisione ritenuta dagli oppositori illegittima e con successivo imbarazzo al presentarsi del consigliere non assente ma in ritardo. Insomma, a detta dei due consiglieti pentastellati e di quello dem “ a nostro modo di vedere le cose, quanto accaduto non è un fatto superabile considerato che, come abbiamo ribadito più volte, si parla di una palese violazione del regolamento”.
E, a seguire, la soddisfazione dei tre per il fatto che la seduta sia saltata per mancanza del numero legale che viene letta come dovuta “ai problemi interni alla maggioranza che, infatti, non ha saputo neppure garantire la validità della commissione”, Ma la protesta di Alessandro Antoci, Sergio Firrincieli e Mario Chiavola è proseguita “illustrando le proprie rimostranze al nuovo segretario generale dell’ente, quando opportunità avrebbe voluto che a organizzare l’appuntamento avrebbero dovuto essere il sindaco o il presidente del Consiglio. Comunque, lo abbiamo messo al corrente del nostro disagio e gli abbiamo chiesto di inquadrare la situazione, prendendo in esame le nostre richieste di chiarimento a cui, finora, nessuno ha voluto dare una risposta ufficiale”. Infine i tre consiglieri di opposizione concludono “speriamo che ciò possa servire ad adottare le opportune iniziative di chiarimento da parte dell’amministrazione e che si responsabilizzi chi di competenza per ottenere finalmente una risposta che consenta di sbloccare l’intera vicenda”. (da.di.)