MILANO – Il giorno dopo la gioia è ancora tanta ma c’è anche da guardare al futuro. L’Inter si è laureata campione d’Italia per la 19esima volta nella sua storia, ’’come ha detto Conte è un’opera d’arte, dietro c’e grande fatica, grande cultura del lavoro e tantissime qualità positive’’, sottolinea ai microfoni di ’’Radio Anch’io Sport’’ su RadioUno Beppe Marotta, amministratore delegato dei nerazzurri. Che per la prossima stagione sarà chiamato a sciogliere diversi nodi, fra tutti quello legato proprio al tecnico salentino che in passato non ha risparmiato critiche alla sua stessa società. ’’Quante possibilità da 50 a 100 che Conte resti?
Io spero 100 – replica Marotta – Non c’è un piano B, c’è un piano A e spero che Conte possa continuare questo ciclo con noi. C’è grandissimo feeling fra lui e la squadra, fra lui e la società, fra lui e i tifosi, e questi sono ingredienti importanti per potersi togliere grandi soddisfazioni’’. Quella che ha portato l’Inter a vincere il suo 19esimo scudetto è stata una crescita ’’lenta ma costante sin dalla stagione passata. La squadra è a immagine e somiglianza dell’allenatore ed è giusto che sia così. Conte ha una filosofia vincente, non si misura il valore di una squadra dal possesso palla e Conte è riuscito a inculcare definitivamente dei principi vincenti’’.
E anche gli attriti col tecnico sono acqua passata. ’’Un allenatore vincente ha di per sè nel suo Dna qualche aspetto spigoloso ma per essere vincenti bisogna essere così – insiste Marotta – Conte è questo, un vincente, e quest’anno non abbiamo avuto alcun problema. E’ una persona trasparente, dice sempre quello che pensa ed è positivo. Abbiamo iniziato un ciclo’’.