Garantire la presenza costante di un medico al Pte di Chiaramonte, figura professionale che, al momento, è presente a giorni alterni, una circostanza che non consente di garantire quella sicurezza necessaria ai residenti del vasto territorio comunale del centro montano ibleo, molti dei quali dimoranti nelle contrade rurali. E’ stata questa, in sintesi, la richiesta dell’incontro, sollecitato dall’on. Orazio Ragusa, tra il manager dell’Asp, Angelo Aliquò, il direttore sanitario Raffale Elia e il direttore amministrativo Salvatore Torrisi da un lato, i consiglieri comunali di Chiaramonte Gulfi, Giovanni Presti e Giancarlo Gurrieri, accompagnati da due rappresentanti della società civile, Giusy Mercorillo e il pensionato Salvatore Lucifora, dall’altro. E’ stato messo in rilievo come la presenza degli ospedali sia distante da Chiaramonte e quindi la figura del medico in maniera ininterrotta, e non più a giorni alterni, diventa indispensabile per fornire soccorso adeguato nei casi più gravi, eventualità che può fare la differenza tra la vita e la morte.
Nel corso del confronto schietto e leale tra le parti, il manager ha spiegato che la presenza discontinua è dovuta alla attuale mancanza di figure professionali adatte, medici preposti al Pte che devono possedere una qualifica specifica. “Siamo fiduciosi sulla risoluzione della vicenda – spiega l’on. Ragusa – visto che in questa fase si stanno formando in Sicilia medici con la qualifica specifica. L’auspicio è che alcuni tra questi siano destinati alla realtà iblea e chiaramontana in particolare. Ringraziamo i vertici dell’Asp di Ragusa che, ancora una volta, hanno mostrato grande sensibilità rispetto alle sollecitazioni sollevate”.