Ragusa, M5S e Pd chiedono la sfiducia per assessore Lavori Pubblici, Gianni Giuffrida. E se il durissimo documento dell’altro ieri con cui i due capigruppo consiliari Sergio Firrincieli (M5) e Mario Chiavola (Pd), replicando ad un post del sindaco di Ragusa Peppe Cassì lo attaccavano a 360 gradi, se tale documento lo potevamo leggere come una présaga scarica di tuoni, ora è arrivato il vero temporale, che, per essere primaverile, risulta molto violento. Infatti i due esponenti di spicco della minoranza consiliare hanno presentato, a nome dei loro gruppi, una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida. Quest’ultimo, a detta di Firrincieli e Chiavola “deve dare conto del suo lavoro e noi tutti, cittadini ragusani, dobbiamo capire se questa persona può stare ancora lì ad amministrare la cosa pubblica” e quindi espongono i fatti.
“Sul Piano Regolatore generale, strumento baricentrico e fondamentale per lo sviluppo e la pianificazione di un territorio, già scaduto fin dall’insediamento di questa Giunta e di questo assessore, in tre anni si è riusciti a produrre solo uno schema di massima, atto amministrativo che non produce effetti e non previsto dalla normativa, che non pianifica, non vincola e non è dotato di norme sue tecniche di attuazione. Una gravissima mancanza amministrativa che espone l’intero territorio a potenziali speculazioni edilizie non prevedendo vincoli. La nostra città non può e non deve più aspettare e la politica tutta su questo non deve più tacere”. L’altra questione che viene addebitata a Giuffrida è quella relativa alla mancata realizzazione della variante al Parco agricolo urbano, che invece l’amministrazione ha data per approvata.
Spiegano i due capigruppo del M5 e del Pd “nei fatti la Regione precisa che il Pau, che si estende per circa 110 ettari, proprio per la sua natura prevalentemente agricola, deve essere affrontato in sede del redigendo Prg e che, come detto prima in materia di regole urbanistiche, lo schema di massima del Prg sbandierato dall’assessore come un prestigioso atto approvato, è risultato inutile e insufficiente. In più l’assessorato ci fa sapere che, da verifiche effettuate, risulta che le previsioni della variante urbanistica con le sue norme tecniche d’attuazione non coincidono con le previsioni dello schema di massima, in quanto quest’ultimo non corredato da proprie Nta. Per questo, da parte della Regione, non risultano condivisibili le controdeduzioni del Consiglio comunale ed ecco perché non si è reputato potere accogliere la richiesta di revisione sulla variante. Con un Prg approvato e completo, anziché un semplice quanto inutile schema di massima, tutto ciò sarebbe stato evitato”.
Ma i due si soffermano anche “sull’aspetto politico che non può passare inosservato. Pur a fronte di una bocciatura clamorosa, l’amministrazione comunale ha fatto sapere alla città che andava tutto bene, producendo una bugia colossale che è alla base principale della richiesta di dimissioni. Alla luce di questa bugia, è fin troppo evidente che viene meno il rapporto di fiducia tra città e istituzione”. Ma se questo è il piatto forte, non manca un ricco buffet di contorni “sul Piano particolareggiato dei centri storici Ppe, denunciamo il blocco totale, in tre anni di attività amministrativa, di questo assessore e di questo sindaco. Basti pensare che, così facendo, l’assessore ha impedito l’utilizzo del Superbonus 110% a chi avrebbe potenzialmente potuto ristrutturare le proprie abitazioni. L’evidente difficoltà politico-amministrativa di Giuffrida che guida l’urbanistica sta creando danni economici irreparabili all’economia e alla vivibilità del centro storico.
Bloccato anche l’iter che riguarda la pratica recupero area scalo merci. Affidare con incarico diretto a un unico professionista la stesura di un masterplan di un’area così importante da fare riempire di parole la bocca di questi amministratori per tre anni, pensiamo sia limitativo per una città come la nostra, per cui, come da noi proposto più volte, un concorso di idee portato avanti con il contributo di esperti e giovani professionisti, avrebbe di certo fornito un maggiore contributo di idee e non avrebbe determinato sette mesi di ritardo sulla tabella di marcia per la consegna dei lavori. Contestiamo anche la fonte di finanziamento che Giuffrida e il sindaco avrebbero dovuto procurare dal presidente della Regione anziché utilizzare 4 milioni di euro destinati alla metropolitana di superficie, finanziata dal governo nazionale”. Ed infine il grillino Sergio Firrincieli ed il democratico Mario Chiavola guarniscono la torta con varie ciliegine “le altre opere rimaste lettera morta, nonostante gli annunci, sono: il parcheggio multipiano a Ragusa Ibla; il teatro della Concordia, le opere di urbanizzazione nelle contrade, il prolungamento di via Roma, la bitumazione delle strade e molto altro”.
Infine la conclusione “l’assessore Giuffrida ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo amministrativo che svolge. Ed ecco perché invitiamo il Consiglio comunale a fare voti per chiedere le dimissioni dell’assessore Giuffrida e la rimozione dell’incarico dello stesso da parte del sindaco. Rivolgiamo un appello alla maggioranza affinché si renda conto del danno che la città sta subendo e alle altre opposizioni presenti in aula affinché votino il documento in questione”. (da.di.)