TORINO – ’’La Juventus deve fare una grande partita, non voglio vedere rassegnazione nei ragazzi, abbiamo ancora tre partite e siamo a un punto dalla Champions. Sono nel calcio da tanti anni e ne ho viste di tutti i colori, ho visto perdere campionati nell’ultima giornata, finali di Champions all’ultimo secondo, io personalmente ho perso una Champions vincendo il primo tempo 3-0. Non ci deve essere rassegnazione, ma grande positività, c’è la possibilità di andare ancora in Champions’’. Così il tecnico della Juventus, Andrea Pirlo, alla vigilia del match di domani in casa del Sassuolo. Dopo la gara con Milan ore difficili e voci di liti e divergenze in società anche sulla sua posizione. ’’Di gossip e cose inventate non ne parlo’’, frena le domande l’allenatore bianconero che non vuole commentare neanche le dichiarazioni di Gravina e il rischio esclusione da Champions e campionato per la vicenda Superlega.
’’Sono cose esterne e dobbiamo lasciarle da parte, noi dobbiamo pensare a dimostrare in campo che meritiamo la Champions, il resto lo lasciamo agli altri’’, ha tagliato corto Pirlo che poi ha assicurato che ’’è tutto regolare sul pagamento degli stipendi, non c’è mai stato nessun problema’’. I problemi ci sono stati sul campo e anche CR7 non è sembrato brillante nell’ultima parte della stagione. ’’Ha giocato tante partite quest’anno e ha segnato molto. Oggi decideremo il da farsi, domani è una partita delicata e spero di avere tutti a disposizione’’. La sconfitta con il Milan ha lasciato il segno. ’’C’è grande delusione tra i ragazzi perchè era una gara importante, uno scontro diretto, ma ci sono ancora tre partite, dobbiamo vincerle e sperare in un passo falso delle rivali, abbiamo il dovere di crederci fino alla fine’’, magari mettendo quella grinta che non sempre si è vista da parte della sua Juve.
’’E’ una parola che viene fuori spesso, ma non credo sia la cosa fondamentale, ho sempre chiesto ai ragazzi di avere la bava alla bocca e quel fuoco che ti brucia dentro e che ti permette di ottenere i risultati, lo abbiamo avuto in alcune occasioni, in altre no, ma parlare solo di grinta è ridicolo, lo si diceva 50 anni fa, ma oggi solo la grinta non basta. Paura non ne ho, penso solo al bene della Juve che viene prima di tutto, di giocatori e allenatori. Domani è necessaria una prova di orgoglio collettiva, indipendentemente da chi giocherà. Dobbiamo onorare questa maglia, non possiamo permetterci prestazioni come quella di domenica. In me e in noi c’è tanta carica. Siamo arrabbiati. Abbiamo il dovere di crederci, perchè siamo la Juventus e non possiamo rassegnarci a questa classifica’’.