Ragusa contro lo spreco di acqua il pentalono del Sindaco Cassì. Mario Chiavola (Pd): pierinismo del primo cittadino. Diciamolo pure, questa volta il sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha forse preso troppo alla lettera il consiglio di fare ‘come il buon padre di famiglia’ e per combattere la crisi idrica della città, detta ai suoi concittadini cinque punti (si può dire pentalogo?) per evitare sprechi idrici. Ma la cosa suscita la replica del capogruppo democratico Mario Chiavola che afferma “ci viene a raccontare di evitare gli sprechi d’acqua. Lo informiamo che lo sapevamo già. Perchè non ci dice, invece, quali le soluzioni concrete a cui ha pensato per sanare il disagio dopo tre anni di amministrazione?” e lancia al sindaco una inusuale accusa, quella di “pierinismo”. Il sindaco, in una nota ufficiale dell’ente di corso Italia aveva ricordato che “è stato un inverno tutt’altro che piovoso e già a maggio alcune zone della città cominciano a patire carenze idriche.
E’ quindi importante evitare sprechi sia nelle aree soggette a disagi, sia da parte di chi risiede in zone dove il problema non è avvertito perché più vicine ai punti di approvvigionamento. La rete idrica, infatti, è la stessa: se chi è più vicino ai serbatoi consuma di più, chi è più distante avrà inevitabilmente meno acqua; un fatto di cui normalmente non si ha percezione. In momenti di siccità, però, proprio i comportamenti “superficiali” di chi non percepisce criticità incidono sulla disponibilità idrica nelle aree all’altro capo della condotta. Condivido allora con voi alcune semplici raccomandazioni per evitare sprechi e risparmiare: chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti o ci si rade: questa semplice accortezza permette di risparmiare 6 litri d’acqua ogni minuto; utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico, così facendo una famiglia di 3 persone può ridurre i consumi d’acqua di circa 8200 litri all’anno, risparmiando elettricità; lavare l'automobile usando il secchio e non l'acqua corrente a getto permette di risparmiare circa 130 litri d'acqua potabile per ogni lavaggio; innaffiare le piante alla sera: l’acqua evapora più lentamente e penetra più in profondità nel terreno; utilizzare sistemi di irrigazione a goccia anziché a pioggia, accorgimento che permette di risparmiare dal 40 al 70 per cento di acqua”.
Apriti cielo, e arriva la piccata replica di Mario Chiavola “l’amministrazione comunale non sa gestire la problematica idrica, che ogni anno si ripresenta uguale a se stessa, anzi dalla gravità amplificata con il trascorrere del tempo, e il sindaco non sa fare nient’altro se non rimettersi alla capacità di gestione della preziosa risorsa da parte dei cittadini lanciando un appello agli stessi per evitare gli sprechi. Insomma, siamo alle comiche”. Poi il capogruppo dem contesta “non è possibile che, dopo tre anni in cui c’è stato tutto il tempo di individuare una soluzione, il primo cittadino vesta i panni del buon padre di famiglia, bacchettando tutti, con il solito fare da saccente, solo perché, adesso, la questione sta venendo a galla in tutta la sua gravità. Lo sappiamo bene che si devono evitare gli sprechi. E il vademecum che ha diffuso il sindaco sembra più una lezioncina imparata a memoria sfruttando le nozioni che si trovano su Internet che non la reale determinazione di chi vuole risolvere il problema.” Quindi è la volta, per Chiavola, di porre una raffica di incalzanti domande “ci chiediamo: ma che cosa ha fatto la Giunta Cassì per cercare di ovviare questa problematica?
In che modo si sta adoperando per contrastare quello che sarà un fenomeno che, purtroppo, risulterà sempre più difficile da gestire nei prossimi anni? Ha pensato di ampliare la rete dei pozzi? Si è adoperata per attivare una rete alternativa? Ha chiesto aiuti, consulenze, a degli esperti? Oppure, come sembra probabile, in tre anni non ha fatto nulla a riguardo e ora il primo cittadino se ne esce fuori con il consiglio che evitare gli sprechi è meglio? Grazie tante, lo sapevamo già. Bisognerebbe però spiegarlo a quelle famiglie, soprattutto nella parte alta della città, che già lo scorso anno erano rimaste scottate dalla situazione e che adesso, con largo anticipo rispetto al 2020, si stanno ritrovando a dovere fare i conti con una difficoltà (in molti chiamano autobotti a proprie spese) non preventivata e rispetto a cui sarebbe necessario annunciare le soluzioni che si hanno in mente piuttosto che venirci a raccontare di evitare gli sprechi d’acqua.
Ancora una volta, abbiamo a che fare con il pierinismo del sindaco che servirà pure a rinvigorire il suo ego politico ma che, di fatto, non cava un ragno dal buco rispetto alle problematiche sollevate”. (da.di.)