Abituati come siamo noi croniisti a correre dietro alle notizie e, nel dibattito poliitico locale, a registrare il continuo scambio di accuse e repliche e controrepliche tra amministrazione e opposizioni, questioni che spesso si consumano brevissimamente in uno scambio di battute dall’oggi al domani, o, in certi casi, che tengono banco per qualche giorno in più, leggiamo sempre con piacere quando qualche, raro, purtroppo, intervento si solleva sopra la quotidianità per affrontare temi più generali e sicuramente più decisivi per la vivibilità dei cittadini. Ed è questo il caso di una riflessione di Giorgio Massari, leader di Ragusa prossima, ex candidato sindaco alle ultime amministrative di tre anni fa, e sindaco di Ragusa negli anni 90. Una riflessione che partendo da enunciazioni quasi filosofiche generali, in cui il concetto di ‘prossimità’ la fa da leit motiv, e non a caso il movimento da lui fondato richiama il legame tra la città, Ragusa, e tale concetto (prossima) per coinvolgere infine l’azione politico-amministrativa stessa.
A proposito di quest’ultima Massari osserva “vediamo che in città ci sono fermenti nelle varie forze partitiche e nei movimenti civici. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro al dott. Raffaele Schembari, nuovo coordinatore del movimento civico “ Territorio”, e ringraziare Michele Tasca per la benevola attenzione che ha riservato al nostro movimento. Consideriamo importante che i partiti del centro destra e del centro sinistra si organizzino e ristrutturino nelle loro alleanze, ma crediamo altresì che i vari movimenti civici rappresentino una risorsa fondamentale per la nostra città. Come movimento vogliamo riprendere un confronto attivo con tutti i soggetti politici della città e con l’amministrazione, per mettere in campo subito politiche pubbliche capaci di affrontare i nodi irrisolti della nostra comunità: la mancanza della definizione di una progetto di sviluppo economico, frutto di una carenza di discernimento del ruolo che la nostra città può giocare nel contesto siciliano ed euro mediterraneo; una inadeguata tematizzazione del ruolo della cultura nella nostra città sia sul lato della costruzione e reinvenzione della nostra identità, sia su quello della valorizzazione dei nostri giacimenti ambientali, storici ed urbanistici, sia come filiera economica; la necessità di riprogettare il nostro welfare locale alla luce dell’esperienza e delle conseguenze della pandemia; la necessità di pensare adeguatamente la riconnessione interna ed esterna della città, evitando scelte che attraggano traffico nel centro e non rispettino un progetto urbanistico necessariamente poliferico;
infine il tema di una città per Giovani, sempre più invisibile nelle scelte della modellazione della nostra città, che viene vista sempre più come un deserto da cui da cui fuggire.
In questa nuova fase sia nel dibattito politico che in consiglio comunale, attraverso il nostro consigliere Gianni Iurato, Ragusa Prossima è pronta a dare il suo contributo”. (da.di.)