Nuove regole per buffet dopo matrimoni e comunioni sono previste nel nuovo decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 17 maggio (e firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 18 maggio) I matrimoni rientrano nella serie di concessioni per le riaperture in zona gialla. Il provvedimento prevede altre riaperture anticipate, come quelle dei centri commerciali nel weekend dal 22 maggio o delle palestre dal 24 maggio, o dei parchi a tema dal 15 giugno. La cena al ristorante anche al chiuso sarà consentita dal 1° giugno, così come il caffè al bancone del bar. I banchetti per i matrimoni e le feste ripartiranno il 15 giugno e gli invitati dovranno essere dotati di green pass. Ecco una serie di domande e risposte sulle novità in arrivo.
Da quale data sono ammessi i banchetti dopo i matrimoni o le comunioni?
Il decreto prevede la ripartenza delle feste, comprese quelle che si svolgono dopo cerimonie civili e religiose (come matrimoni e comunioni) dal 15 giugno, anche al chiuso. Agli ospiti sarà richiesto il green pass. Il certificato verde spetta a chi si è vaccinato, a chi ha avuto ed è guarito dal Covid, a chi si è sottoposto a tampone nelle 48 ore precedenti la hesta con esito negativo. Sembra essere un nuovo inizio, quindi, anche il settore wedding, tra i più colpiti dalla crisi innescata dal Covid. E anche sul numero di partecipanti ci sono delle novità: l’ultima parola spetterà al Cts, che modulerà le indicazioni a seconda che le feste si svolgano al chiuso o all’aperto. Vale come sempre la regola del distanziamento e fino a questo momento il numero massimo di persone dipendeva dagli spazi che si avevano a disposizione. Fra le regole, poi, dovrebbe essere prevista anche la tracciabilità dei presenti, ovvero una lista degli invitati che sarà depositata giorni prima del matrimonio e mantenuta per i 14 giorni successivi, in modo che se qualcuno si dovesse ammalare scatterebbe la quarantena obbligatoria per tutti i presenti.
Quando è obbligatorio avere il green pass?
Il green pass serve per partecipare a feste e banchetti e per spostarsi fra le regioni che si trovano in zona arancione o rossa. La certificazione verde dimostra che si è stati vaccinati o di essere guariti dal Covid, o di essersi sottoposti a tampone nelle 48 ore precedenti.
Sono previsti protocolli particolari per i banchetti?
Sì, innanzitutto i partecipanti dovranno avere il certificato verde, dunque dovranno essere vaccinati, o essere guariti dal Covid, o essersi sottoposti a tampone con risultato negativo nelle 48 ore precedenti l’evento. Sarà necessario individuare un Covid manager per verificare il rispetto del protocollo da parte di ospiti e lavoratori, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano indossate dove previsto. Dovrà tenere per 14 giorni l’elenco dei partecipanti per garantire la tracciabilità se si verificassero dei casi positivi fra gli intervenuti. Quando si è al chiuso è necessario usare la macherina.
Regole anche per il buffet che dovrà essere servito da personale incaricato: gli ospiti non dovranno toccare i cibi comuni sul tavolo. Il self service è consentito solo se sul tavolo ci sono porzioni monodose. É prevista una distanza fra i tavoli di due metri. Se al rinfresco c’è la musica dal vivo, i gruppi dovranno essere ad almeno tre metri di distanza dal pubblico, se non ci sono barriere anti-droplet vicino al microfono. Gli intervenuti potranno ballare, ma solo all’esterno e ognuno dovrà avere almeno 1,2 metri quadrati a disposizione. Gli eventi in spazi interni sono possibili solo se ci si trova in area bianca: in questo caso è necessario che ogni ospite abbia 2 metri quadrati a disposizione. E deve essere potenziato il ricambio d’aria all’interno del locale.