Ragusa emergenza rifiuti, Pd e M5S criticano le scelte improvvise del sindaco. Grillini folgorati sulla via di Damasco dalla quarta vasca. Nella stessa giornata di martedì 25 maggio, mentre finalmente veniva raccolta la plastica (ma umido e vetro di mercoledì nessuna nota del Comune ha detto che si sarebbero raccolti per cui nessuno sembra abbia uscito i relativi mastelli) è stato diffuso un comunicato, a firma del capogruppo Pd Mario Chiavola e del M5 Sergio Firrincieli, in cui sull’emergenza rifiuti vengonoo “criticate la scelte improvvide del Sindaco di Ragusa”. Chiavola e Firrincieli affermano “il sindaco di Ragusa non può venirci a raccontare, dopo tre anni, che non era suo compito e che non toccava a lui fornire delle risposte in un campo così delicato. Noi, invece, sosteniamo che, a maggior ragione in qualità di presidente della Srr, era assolutamente compito del primo cittadino individuare un sito in cui conferire i rifiuti, facendo sì che tutti i rappresentanti istituzionali potessero mettersi d’accordo.
Avrebbe dovuto, e sono già trascorsi tre anni, valutare quale la migliore strada di individuazione di un sito utile per il conferimento delle varie frazioni di differenziata raccolta nel nostro comune così come in quelli dell’area iblea. Oggi, invece, continuiamo ad essere ostaggio delle proposte che ci arrivano dai siti di conferimento di altre province, con un conto salatissimo da pagare, risorse economiche che, ovviamente, ricadono sulle tasche dei cittadini. Tutto ciò è inaccettabile. Così come è inaccettabile ascoltare che, come affermato da Cassì, quanto sta accadendo è responsabilità degli altri comuni. Ci sembra assurdo. E, soprattutto, non conducente sul piano diplomatico. Un attacco agli altri Comuni in piena regola che rischia di isolarci come città capoluogo”. Ci piacerebbe capire dunque quale sarebbe la logica conclusione di tale discorso.
Avanziamo una ipotesi: se “era assolutamente compito del primo cittadino, anche in qualità di presidente della Srr, individuare un sito in cui conferire i rifiut”, se “è inaccettabile ascoltare che, come affermato da Cassì, quanto sta accadendo è responsabilità degli altri comuni”, ergo, direbbero i latini, l’unica soluzione ipotizzabile resterebbe quella e quella sola, la famosa quarta vasca di cava dei Modicani, ovvero l’allargamento della discarica di Ragusa. E se questo è un discorso che vede l’attuale Pd allineato alle posizioni che furono di Nello Dipasquale sindaco, allora ben lontano dal Pd, stupisce il voltafaccia del capogruppo 5 stelle Sergio Firrincieli e dei suo colleghi di gruppo, visto che parla a loro nome. E sì, perchè il cronista non può dimenticare, appunto, la cronaca.
E questa ci dice che giusto un anno fa, maggio 2020, Firrincieli&co si batterono strenuamente per opporsi alla realizzazione della quarta vasca della discarica di cava dei Modicani, opposizione che fu formalizzaa in un ordine del giorno approvato poi dal consiglio comunale con il voto favorevole del gruupo consiliare di maggioranza che al sindaco si collega anche nel nome della lista (Cassìsindaco). E, un anno fa, gli stessi consiglieri grillinii, che sono gli stessi di oggi, portarono a sostegno delle proprie battaglie “la natura geologica del sito (carsico) che potrebbe, tra l’altro, determinare infiltrazioni e contaminazioni delle falde acquifere” nonchè la considerazione che “la realizzazione di una quarta vasca nel sito in questione andrebbe decisamente a cozzare con quella che è stata l’estensione, decisa anni fa, del Parco degli Iblei che va proprio a lambire l’area di cui stiamo parlando. Ecco perché, secondo noi, è una scelta che non sta né in terra né in cielo e che deve essere immediatamente revocata”. Ma questo un anno fa…(da.di.)