Dieta con pochi carboidrati per dimagrire veramente è facile da seguire. La dieta con pochi carboidrati è nota come dieta Low Carb (termine che deriva dall'inglese low carbohydrates). Si tratta di una dieta a basso contenuto di carboidrati che si concentra principalmente su grassi e proteine. La dieta con pochi carboidrati si basa sul consumo di alimenti come pesce, carne, verdure, noci e latticini, mentre i fornitori di carboidrati come i prodotti a base di cereali o i legumi sono in gran parte eliminati. Non c'è una quantità fissa di carboidrati che non dovrebbe essere superata – ogni dieta speciale low carb imposta valori diversi che di solito variano tra i 50 e i 150 g di carboidrati.
Ma vediamo come funziona e cosa si mangia nella dieta con pochi carboidrati o dieta low carb.
Per prima cosa bisogna organizzare i pasti ed il consiglio è quello di associare ai classici tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), due o tre spuntini, specialmente per persone che soffrono di attacchi di fame. Cercare di concentrare i carboidrati prima dell’allenamento consente affrontarlo con molte energie e di distribuire equamente i macronutrienti nel corso della giornata. Per colazione non mangiare brioche o biscotti, ma provare il porridge d’avena, uno shaker proteico, le uova o la frutta. Aggiungere degli spuntini per ovviare alla fame: lo skyr o i fiocchi di latte Arla Protein, un pezzetto di grana e altra frutta fresca o secca possono essere delle ottime soluzioni! Consiglio di fare uno spuntino veloce sia a metà mattina che nel pomeriggio ed eventualmente anche prima di andare a dormire. Prediligere i piatti unici come le insalate ricche di fibre e cibi proteici, oppure delle fonti di carboidrati associate a fibre e proteine (la mitica pasta e fagioli o riso e piselli) o ancora delle vellutate di legumi ricche di carboidrati in accoppiata con pesci o crostacei (vellutata di piselli e zucchine con polpo) e per finire delle frittate piene di verdure.
Come organizzare la settimana
A questo punto il trucco è cercare di variare il più possibile la dieta. L’organizzazione giornaliera in termini di macronutrienti e distribuzione dei pasti sarà sempre la stessa, ma la settimana dovrà essere il più differenziata possibile nella scelta degli alimenti: ad esempio, se il lunedì come fonte di carboidrati prevede il riso e come fonte proteica il pesce, il martedì si può programmare di variare corrispettivamente con del farro e delle uova.