L’Istituto comprensivo Carlo Amore di Modica dona al reparto di pediatria dell’Ospedale Maggiore, quadri, disegni ed elaborati realizzati dagli studenti di tutti i plessi sul tema delle emozioni, oltre a giocattoli e attrezzature per neonati. Inoltre con i fondi raccolti dalla scuola sono stati acquistati due tablet, uno per pediatria, per i piccoli ospiti, e uno per il reparto di ginecologia e ostetricia per permettere ai papà di assistere alla nascita dei propri figli.
Una cerimonia carica di emozioni quella che si è svolta venerdì mattina nella sala Falcone dell’ospedale Maggiore di Modica per la conclusione del progetto dell’istituto comprensivo Carlo Amore di Modica, in sinergia con il reparto di pediatria del nosocomio cittadino. Alla presenza del direttore Piero Bonomo, del primario di pediatria, Carlo Vitali, del sindaco Ignazio Abbate, dell’assessore Maria Monisteri e del dirigente scolastico dell’istituto Carlo Amore, Rosario Biazzo, si è svolta la consegna degli elaborati artistici, dei giocattoli e delle attrezzature che la scuola, coinvolgendo tutti i plessi dell’istituto, ha realizzato o acquistato, e donato. “Un volto per ogni emozione” è il titolo del progetto multidisciplinare coordinato dalle docenti Marina Cappello e Paola Modica, coadiuvate da molte altre maestre e docenti dell’istituto stesso, che ha attraversato tutto l’anno scolastico con un percorso di “alfabetizzare alle emozioni” .
“Il primo passo per entrare in relazione con gli altri, è imparare a riconoscere le proprie emozioni – spiegano le due docenti referenti – E’ così che è nato il progetto: un percorso che vuole fornire ai ragazzi gli strumenti per conoscere e riconoscere il linguaggio delle emozioni. La nostra azione educativa e didattica ha mirato ad analizzare ciò che l’alunno prova in una precisa circostanza per aiutarlo a scoprire le diverse emozioni e sensazioni, percepite fisicamente, dando loro un nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma riconoscerle successivamente in sé stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita. La rabbia, la felicità, la tristezza e la gioia, sono alcuni degli aspetti emotivi su cui ha ruotato l'intero percorso che ha visto le diverse emozioni trattate da un punto di vista creativo, espressivo, musicale e interdisciplinare”.
“Durante l'anno scolastico i bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e delle medie, hanno lavorato sulle espressioni delle emozioni e, infine, attraverso il dono di quanto realizzato con le loro stesse mani, hanno voluto regalare un sorriso ai bambini del reparto di pediatria dell’ ospedale. Lo hanno fatto attraverso i giochi di società costruiti dai nostri bambini dell'infanzia, giochi riposti dentro scatole delle emozioni, attraverso le poesie dei nostri alunni, i loro libri di storie scritti per spiegare le emozioni, i quadri, i segnalibri, i totem, i “volti delle emozioni”. Con i piccoli risparmi, i nostri alunni e le loro famiglie hanno donato al reparto dei giocattoli nuovi, scalda-biberon, sterilizzatori, fasciatoi e piccoli doni che devono favorire il processo di umanizzazione ed accendere la scintilla vitale per migliorare la qualità della vita”.
“Per la prima volta la scuola si apre al mondo sociosanitario con un messaggio importate per i nostri studenti: emozionarsi per emozionare gli altri – spiega la professoressa Cappello – Per i bambini e i ragazzi è un momento delicato e ci è sembrato importante soffermarci sulle loro emozioni”. “Con le offerte libere raccolte dalle famiglie, sono stati regalati tanti giocattoli al reparto di pediatria, oltre a sterilizzatori, scalda-biberon e fasciatoi”, spiega la docente Paola Modica. “Sono molto orgoglioso dei miei studenti – ha detto il dirigente scolastico, Rosario Biazzo – E’ stato molto importante per i nostri allievi poter esprimere tutte le proprie emozioni in questi materiali prodotti in un percorso di condivisione delle difficoltà di altri loro coetanei costretti anche a lunghe degenze”. “Un grande gesto per i bambini ricoverati in ospedale – ha sottolineato il direttore dell’unità operativa semplice di pediatria, Carlo Vitali – E’ stato davvero un bel progetto a cui ho partecipato con un incontro a scuola e in videoconferenza per parlare di cosa si prova a vivere la realtà dura della malattia”.
“E’ sempre molto complesso approcciarsi a questa età – ha spiegato il direttore sanitario Piero Bonomo – Spesso si sbaglia trattandoli come piccoli adulti, invece dobbiamo farci guidare dai bambini stessi nel loro mondo di emozioni”. Durante la cerimonia sono stati anche consegnati due tablet, acquistati con i fondi raccolti dalle famiglie degli allievi dell’istituto Carlo Amore: uno è stato consegnato allo stesso reparto di pediatria per i piccoli ospiti, mentre l’altro è stato donato al primario di ginecologia e ostetricia, il dottore Giorgio Cavallo, per fare in modo che anche i papà, in questo periodo, possano assistere alla nascita e ai primi momenti di vita dei propri figli, per non perdere emozioni uniche e irripetibili.