La presa in consegna degli iimpianti idrici dell’’ex Asi di Ragusa da parte del Comune, seppur positiva “non è farina del sacco del sindaco Cassì e dell’assessore ai lavori pubblici Giuffrida ma di un vero e proprio colpo di fortuna, un’opportunità che hanno colto. Insomma non si tratta dell’oculata pianificazione di questa amministrazione comunale”. A parlare così è il segretario cittadino del Pd, Peppe Calabrese che spiega “l’attuale legislazione sullo scioglimento dei Consorzi ASI, prevede che nelle more dell’individuazione dei gestori unici del Servizio Idrico Integrato da parte delle Assemblee Territoriali Idriche della Regione gli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione siano trasferiti alle società di scopo a prevalente capitale pubblico che garantiscono la gestione dei predetti impianti nei territori di competenza, fino al definitivo subentro dei competenti gestori unici. In assenza delle predette società di scopo, questi impianti vengono trasferiti in concessione d’uso al Comune che ne risulti maggior utilizzatore”.
Ecco spiegato, dunque, per il segretario dem di Ragusa “come è stato possibile il trasferimento degli impianti idrici dell’ex Consorzio ASI di Ragusa al Comune ed è questo che in particolare l'assessore Giuffrida ha scientemente omesso di raccontare alla città vantandosi, invece, d’aver trovato la soluzione geniale per risolvere, almeno in parte, la crisi idrica nella nostra città. Insomma non si tratta dell’oculata pianificazione di questa amministrazione comunale, ma di un vero e proprio colpo di fortuna, un’opportunità che il sindaco Cassì e l'assessore Giuffrida hanno colto, giustamente, ma facendo credere a tutti che si trattasse di farina del proprio sacco. E’ bene che la città sappia come stanno le cose: ben venga l’acquisizione dell’impianto ex ASI, sicuramente servirà allo scopo, ma la finiscano di vantare meriti che non hanno”. (da.di.)