Formalmente, la nota diffusa di buon mattino, il 2 giugno, dalla segreteria cittadina del Pd , ha lo scopo di sollecitare il sindaco di Ragusa Peppe Cassì ad individuare una soluzione immediata al problema dei rifiuti nel comune capoluogo ma sostanzialmente è la prosecusione dell’attacco portato dal partito a Giovanni Iacono. Quest’ultimo, Nello Dipasquale docet, sarebbe il vero ed unico responsabile dell’emergenza rifiuti a Ragusa e sapete perchè?, per essersi da sempre opposto alla realizzazione della quarta vasca a cava dei Modicani, a proposito della quale Iacono, in un suo recente intervento di risposta allle accusa di Dipasquale, aveva ricordato la natura carsica, il reale pericolo di infiltrazioni che inquinassero le sorgenti idriche, l’essere sottoposta a vincolo paesaggistico perchè rientrante nella delimitazione del Parco degli Iblei.
E veniamo alla nota del segretario Peppe Calabrese che, nel dare notizia di “una riunione dei membri della segreteria cittadina del Partito Democratico di Ragusa durante la quale è stato affrontato il tema relativo ai disagi subiti dai cittadini per la raccolta dei rifiuti nelle ultime settimane e, quindi, quello che dovrebbe essere il sistema di economia circolare dei rifiuti da chiudere all’interno dello stesso territorio provinciale” afferma “dall’incontro è emersa la considerazione che, a causa di scelte errate compiute in passato, ci ritroviamo in una spiacevole situazione di sostanziale impasse” e “sostiene con determinazione la posizione del nostro parlamentare regionale Nello Dipasquale nell’individuare quale primo responsabile della crisi rifiuti nella città di Ragusa l’assessore Giovanni Iacono che, nel 2014, quando era presidente del Consiglio Comunale e alleato della precedente amministrazione (poi rinnegata), con un emendamento ha fatto eliminare il progetto di realizzazione della quarta vasca a Cava dei Modicani”.
Calabrese ricorda a tal proposito “tale progetto era inserito nel Programma triennale del 2011 e, se realizzato, avrebbe consentito al nostro Comune di affrontare più serenamente il problema della gestione dei rifiuti. Nel maggio del 2020, inoltre, il commissario ad acta nominato dalla Regione per individuare un’area idonea nel territorio provinciale aveva indicato Cava dei Modicani tra i luoghi deputati alla nascita di una nuova discarica dimostrando che, in realtà, sarebbe stato possibile realizzare in quel luogo la famosa quarta vasca. Ma il sindaco Cassì, a nostro avviso fortemente influenzato da Giovanni Iacono (nel frattempo diventato assessore) ha deciso di opporsi a questa scelta. Il problema è rimasto: è necessario individuare nel territorio provinciale un luogo dove far nascere una nuova discarica, ma nessun sindaco è disposto a offrire porzioni del proprio comune per un progetto del genere. Il risultato è quel che tutti abbiamo notato per le strade di Ragusa e l’impasse sopracitato”.
Il segretario dem aggiunge poi “la posizione di Cassì è ormai chiara: siccome nessuno vuole compiere un passo e Ragusa già ospita diversi impianti, l’amministrazione iblea è disposta a portare i nostri rifiuti fuori dal comprensorio, gravando notevolmente sulle bollette, piuttosto che far valere le ragioni del Comune più popoloso della provincia sugli altri che per anni hanno beneficiato di Cava dei Modicani. Bene, se il sindaco non è in grado di incidere sulle scelte provinciali, prenda almeno una decisione sul proprio territorio indicando una soluzione. Non è più tempo di restare a guardare. I cittadini ragusani sono stanchi di pagare una tariffa altissima per i rifiuti e sentire l’amministrazione vantarsi per risultati che i cittadini stessi hanno il merito di far raggiungere svolgendo correttamente la raccolta differenziata.
La segreteria cittadina del Partito Democratico presenterà a giorni una proposta ai cittadini e al Comune, sperando che le posizioni preconcette di un esponente della Giunta, imperdonabile colpevole della situazione in cui ci ritroviamo, non siano di ostacolo a una possibile soluzione”. Non è naturalmente nostro compito commentare le Prese di posizione delle forze politiche operanti in città, ma ci sorgono spontanee alcune domande: “il sindaco Cassì dovrebbe far valere le ragioni del Comune più popoloso della provincia sugli altri che per anni hanno beneficiato di Cava dei Modicani”, sì d’accordo, ma come? Forse i democratici ragusani rimpiangono le guerre comunali del genere “la secchia rapita”? O perchè non intervengono sui loro sindaci per convincerli ad ospitare l’eventuale nuova discarica, che come peraltro spiegato da Claudio Conti di Legambiente non presenterebbe le criticità delle precedenti? Perchè sottacere dei vincolI paesaggistici o della natura carsica del sito attuale di Cava dei Modicani? Insomma, il diritto di primogenitura di Nello Dipasquale ben varrebbe il piatto di lenticchie della quarta vasca? Ci sembra siano questi i temi veri e i nodi da affrontare. (da.di.)