Dopo l’accoglimento positivo della stavbilizzazione degli Asu siciliani da parte, naturalmente, dei diretti interessati delle forze sindacali e della politica, come una doccia fredda, è arrivata la contestazione della Ragioneria dello Stato che, come riferisce il deputato regionale Pd Nello Dipasquale, “intervenendo pesantemente su alcuni aspetti del testo normativo contabile (la Finaziaria della Regione Siciliana n.d.r.) coinvolge anche il processo di stabilizzazione degli oltre 4500 precari ASU che da 25 anni attendono di poter avere un po’ di serenità lavorativa”: Il parlamentare ragusano tuttavia non si limmita alle parole ma si è subito attivato in qualità di menbro della Commissione Lavoro dell’ARS e dichiara “ricordando che la norma per la stabilizzazione di questi lavoratori è il frutto del lavoro bipartisan in V Commissione Lavoro all’Assemblea Regionale Siciliana, rivolgo adesso un appello al Governo regionale perché sia avviato subito il confronto sul tema nella stessa Commissione.
C’è da lavorare tutti insieme sulle controdeduzioni da presentare al Ministero dell’Economia, così come tutti insieme abbiamo lavorato alla stesura della norma sui precari ASU”. Intanto, nei giorni scorsi, sempre Dipasquale aveva fortemente criticato il Governatore Musumeci che, al tavolo di confronto sulle opere Irsap di Ragusa, avrebbe “raccolto frutti del lavoro altrui”. Anzi il parlamentare dem ibleo va ancora più pesante affermando “è andata in scena un’altra prova della scarsa onestà intellettuale del Governo Musumeci: in un incontro per fare il punto sulla nuova programmazione per lo sviluppo delle attività produttive negli agglomerati industriali della provincia di Ragusa, presente l’assessore Turano e alcuni parlamentari ARS di maggioranza, si è cercato di vendere come propri dei risultati raggiunti da altri. Il Governo Musumeci ha operato nella ordinaria continuità, e di ciò ne prendiamo atto, ma trasformare il lavoro altrui in traguardi per i quali indossare medagliette mi sembra un’azione avvilente soprattutto se si considera che la presentazione dei ‘risultati’ arriva dopo quasi quattro anni di Governo. Un po’ troppo per delle opere pronte per le gare d’appalto già nella precedente legislatura”.
Dopo aver ancora una volta, a proposito di Nello Musumeci, constatato che “evidentemente è iniziata la campagna elettorale” e dopo aver ricordato che “da parte mia, poiché nella precedente legislatura mi sono occupato di seguire l’iter, l’approvazione e il finanziamento di numerose opere insieme all’ex presidente dell’IRSAP, Alfonso Cicero, non può che esserci un sentimento di riconoscenza per il lavoro svolto dal personale dell’ex Consorzio ASI di Ragusa nella continuità di quanto programmato e progettato nel periodo 2013-2015”, Dipasquale “biasima il tentativo grossolano di qualcuno di accaparrarsi meriti che non si hanno”. Quindi passa ad elencare il Progetto definitivo dell’intervento di riqualificazione e messa in sicurezza delle strade dell’agglomerato industriale di Modica-Pozzallo (importo € 1.685.000), la riqualificazione e messa in sicurezza delle strade interne all’agglomerato industriale di Ragusa nel territorio di Modica-Pozzallo (€ 2.108.226,74), la riqualificazione e messa in sicurezza strade interne all’agglomerato industriale di Ragusa nell’area di competenza consortile (€ 2.852.917,26), la realizzazione dell’impianto di pubblica illuminazione nell’agglomerato industriale di Modica-Pozzallo (€ 1.755.828,25) e l’adeguamento e messa in sicurezza della strada di penetrazione alla zona est dell’abitato di Ragusa (€ 3.478.000), progetti pronti già nel 2015 per la trasmissione all’UREGA. E poi l’intervento di urbanizzazione del terzo polo industriale nel Comune di Chiaramonte Gulfi (€ 2.303.469) pronto, anch’esso già nel 2015, per essere trasmesso all’UREGA, il progetto di adeguamento dell’impianto di depurazione di Ragusa a servizio dei reflui industriale ed urbani del capoluogo ibleo interventi per circa 4,4 milioni di euro, la messa in funzione del servizio di videosorveglianza realizzato dell’ex Provincia di Ragusa totalmente finanziato con fondi IRSAP”.
Insomma, conclude Nello Dipasquale, “questo solo per citare alcune delle opere già “confezionate” e menzionate al tavolo di confronto come conquiste del Governo Musumeci. Nella precedente legislatura abbiamo seminato e l’attuale Governo ne sta raccogliendo ora i molti frutti. Non si può dire del Governo Musumeci che abbia seminato altrettanto, infatti, a chi verrà dopo, non sta lasciando nulla da raccogliere e non solo per ciò che riguarda l’Irsap di Ragusa”. (da.di.)