La Federazione Italiana Scherma ha diramato ieri le convocazioni per le oramai prossime Olimpiadi di Tokyo, e quella che era una notizia attesa è diventata ufficiale: Giorgio Avola sarà presente alla sua terza olimpiade quale componente della squadra di fioretto maschile. In totale saranno 24 gli atleti azzurri della scherma che coroneranno il sogno olimpico, infatti per la prima volta nella storia l’Italia, dopo un lungo percorso di qualificazione, ha conquistato il diritto a partecipare a tutte le prove in programma, le sei individuali e le sei a squadre. Ottima occasione per tenere fede ad una tradizione di grande blasone che fa della scherma lo sport che ha regalato più medaglie olimpiche all’Italia, ben 125 di cui 49 d’oro.
Le gare di scherma che si svolgeranno nel padiglione B dell’impianto fieristico “Makuari Messe”, cominceranno il 24 luglio giorno d’esordio della rassegna olimpica, per concludersi domenica 1 agosto proprio con la prova del fioretto maschile a squadre. Il fuso orario di sette ore rispetto al Giappone farà sì che in Italia saranno le 11.30 quando andranno in scena semifinali e finali, che si concluderanno intorno alle 15 (le 22 di Tokyo). A scendere in pedana insieme a Giorgio Avola, la consolidata formazione della squadra di fioretto maschile (che negli ultimi 5 anni ha già vinto due campionati del mondo, Lipsia 2017 e Wuxi 2018, oltre al bronzo di Budapest 2019) con: l’altro siciliano peraltro attuale campione olimpico in carica Daniele Garozzo, il numero 1 del ranking internazionale il ternano Alessio Foconi, e il bresciano Andrea Cassarà alla sua quinta olimpiade, che fu in squadra con Giorgio alle olimpiadi di Londra2012 dove insieme vinsero la medaglia d’oro.
Come già detto quella giapponese sarà la terza olimpiade consecutiva per il modicano, e sarebbe già di per sé un risultato straordinario, per lui e per la Conad Scherma Modica, la società dove ha mosso i primi passi sulla pedana e dove poi è cresciuto, affermandosi nel panorama schermistico mondiale per oltre un decennio. Ma siamo certi l’obiettivo sarà quello più ambizioso, di replicare cioè l’esperienza positiva della prima olimpiade londinese quando da giovane debuttante fu trascinatore della squadra che conquistò un eccezionale alloro olimpico. Inoltre il 1 agosto in pedana forte sarà anche la voglia di cancellare la sfortunata esperienza brasiliana, quando si fermò ad un passo dal podio sia nella prova individuale che nella prova a squadre.