Nello Dipasquale, deputato regionale Pd chiiede alla Regione che fine abbia fatto l’acquisizione della casa natale di Quasimodo a Modica. Dipasquale ricorda che “il PD, in Commissione Bilancio all’ARS durante i lavori per la Finanziaria, aveva segnalato al Governo che l’immobile era stato messo in vendita, quindi la necessità di intervenire per scongiurare che la casa natale di Quasimodo, oggi casa museo gestita da un’associazione culturale, potesse essere sottratta alla pubblica fruizione. E in tal senso era stato presentato un emendamento. Il Governo, dal canto proprio, aveva annunciato pochi giorni dopo l’adozione di una delibera per l’acquisizione dell’edificio con lo stanziamento di un milione di euro. Era il 5 marzo. A distanza di oltre tre mesi, dopo soliti i proclami del Governo, a che punto siamo?”.
Sempre il deputato dem di Ragusa interviene per comunicare che “nei giorni scorsi si è concluso positivamente in Commissione V (Cultura, Formazione e Lavoro) all’Assemblea Regionale Siciliana l’esame del disegno di legge per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Rimane solo l’ultimo passaggio, quello dell’approvazione definitiva a Sala D’Ercole”. Nelle settmane scorse la stessa Commissione aveva dato il proprio ok alla copertura finanziaria per questa importante legge che doterà la Sicilia di strumenti adatti a frenare il dilagare di questi fenomeni che non di rado possono configurare addirittura fattispecie di reato contro la persona. Spiega Dipasquale “grazie all’impegno dell’intera Commissione V, poi, che ha proceduto a diverse audizioni di associazioni e specialisti sull’argomento, si è arrivati ora all’approvazione definitiva per approdare in Assemblea, speriamo in tempi brevi.
Il lavoro svolto collegialmente nell’organismo parlamentare lascia presagire una larga se non unanime approvazione finale dal Parlamento. Sono soddisfatto perché la norma interverrà su un piano educativo sostenendo, tra le altre cose, campagne di sensibilizzazione e iniziative nell’ottica della prevenzione soprattutto del cyberbullismo, importantissima in questa epoca sempre più digitale”. Da parte sua il deputato regionale delle Lega Orazio Ragusa, nella qualità di presidente della commissione Attività produttive all’Ars, parla di un impotante passo avanti a proposito della riforma dell’Irsap. Infatti nella seduta di commissione, il punto “Procedure semplificate e regimi procedimentali speciali per l’insediamento, la realizzazione e lo svolgimento delle attività economiche e imprenditoriali nelle Zes e nelle aree di sviluppo industriale ed artigianale e modifiche alla legge regionale 12 gennaio 2012, n.8 in materia di Irsap” è stato approvato e messo a disposizione della presidenza dell’Ars per la discussione in aula e la successiva approvazione. Spiega Orazio Ragusa “l’obiettivo di questa riforma è riuscire a garantire quella semplificazione da più parti auspicata, fornendo gli strumenti essenziali alle varie categorie.
Non ci sono dubbi che il percorso prefigurato è quello che si prospetta più interessante e ricco di ricadute positive per tutti gli insediati delle aree industriali siciliane. E, soprattutto, ci apriamo con specifiche azioni normative all’aspetto più importante per il rilancio industriale, quello, cioè, legato alla possibilità di sfruttare gli sgravi delle aree Zes. Questa soluzione assieme ai fondi che arriveranno in Sicilia con il Recovery, dovrebbe consentirci di potere contare su uno stimolo adeguato per sollecitare la ripartenza della nostra economia. In sintonia con il Governo regionale, dunque, la terza commissione ha proceduto a riconfigurare la semplificazione delle norme in materia di Irsap. E, adesso, speriamo che l’iter possa procedere e concludersi entro un ragionevole lasso di tempo”. Anche la deputata nazionale 5 stelle Marialucia Lorefice, presidente della commissione Affari Sociali e Sanità.della Camera dei deputati, dopo aver ricordato che “consolidare la struttura dei servizi sociali è fondamentale per garantire a tutti i cittadini una rete territoriale di supporto adeguata” informa che “il Movimento 5 stelle ha depositato un emendamento a mia prima firma al Decreto Sostegni bis, che ha l’obiettivo di permettere anche ai comuni che non riescono a raggiungere il rapporto minimo di 1 assistente sociale ogni 6.500 abitanti, necessario per accedere ai finanziamenti stanziati in legge di bilancio, di procedere all’assunzione diretta di assistenti sociali a tempo indeterminato utilizzando le risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, che verrà ulteriormente incrementato di 184 milioni di euro per il 2021 e di 368 milioni di euro a decorrere dal 2022”.
Lorefice prosegue “con questo nuovo emendamento aiutiamo i comuni con maggiori difficoltà economiche che finora non sono stati in grado di usufruire appieno della norma sempre a mia prima firma approvata nella legge di bilancio 2021 e che permetteva, appunto, il potenziamento dell’assistenza sociale, oggi più che mai fondamentale. Prevediamo, inoltre, la possibilità per i Comuni di ricorrere all’assunzione di altre figure professionali, per esempio psicologi ed educatori, necessari per assicurare i servizi sociali territoriali, utilizzando le risorse provenienti dal Fondo per le politiche sociali. Auspichiamo così che tali servizi siano equamente garantiti in ogni parte del Paese”. (da.di.)