ROMA – ’’Siamo uno dei pochi paesi, se non l’ultimo in Europa, a non avere l’insegnante di scienze motorie nella scuola primaria. Noi parliamo di sport e di cultura sportiva, ma non possiamo essere sportivi solo facendo il tifo alla Nazionale di Mancini o agli atleti che andranno alle Olimpiadi. Dobbiamo radicare la cultura sportiva a partire dalla scuola: è giusto che i bambini, a partire dai sei anni, possano crescere e conoscere il loro corpo con figure specialiste in questo campo’’. Lo ha dichiarato Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport, in occasione della terza puntata della rubrica Italpress ’’Primo Piano speciale Euro2020’’ condotta da Claudio Brachino. Nel recovery fund per lo sport ’’c’è un miliardo di euro – ha proseguito Vezzali – 700 milioni come strumento di inclusione sociale e altri 300 per l’edilizia sportiva scolastica. Al riguardo insieme al ministro Bianchi lavoreremo in sinergia affinchè ci siano strutture e insegnanti che utilizzino queste strutture’’. Vezzali si è poi soffermata su Euro2020.
’’Mancini sta facendo un ottimo lavoro, ha uno stile elegante e quando c’è bisogno di piazzare la stoccata lo fa. Riuscire a plasmare tutte le individualità è difficile, ma Roberto ci sta riuscendo: mi auguro e sono certa che continueremo a vedere una nazionale che faccia gruppo’’, ha sottolineato la sottosegretaria confessando poi l’emozione provata ’’venerdì scorso nel vedere le persone tornare allo stadio con grande entusiasmo. Questi Europei hanno davvero un valore simbolico molto importante’’. Infine un elogio ai giocatori della Danimarca per come hanno gestito il malore del compagno di squadra Eriksen: ’’Gli atleti hanno un ruolo davvero fondamentale, devono dare l’esempio a tutte le persone che guardano le partite e i danesi lo hanno fatto al meglio’’.