Le misure in vigore in Italia contro la variante Delta, più contagiosa, sono sufficienti. Nella battaglia contro covid e in particolare contro la variante Delta "bisogna saper leggere momento per momento le vicende. In questo momento noi riteniamo che le misure che abbiamo assunto siano sufficienti. In modo particolare abbiamo ripristinato pochi giorni fa la quarantena per la Gran Bretagna, ho rinnovato l'ordinanza, in scadenza, per l'India con il divieto d'ingresso. Ma non vi è dubbio che bisogna continuare a monitorare passo dopo passo", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza ospite di 'Oggi è un altro giorno' su Rai1. Contro la variante Delta "noi siamo stati tra i primi Paesi del mondo a disporre una misura molto molto restrittiva per il Paese in cui per la prima volta è stata riscontrata questa variante, ovvero l'India. Sin dal primo momento noi abbiamo disposto un 'divieto d'ingresso', quindi una misura anche più rigida della quarantena, che è ancora vigente e che riguarda l'India, ma anche il Bangladesh e lo Sri Lanka", ha detto Speranza.
Il ministro ha poi ricordato che "la mascherina è e resta uno strumento essenziale per tenere sotto controllo il virus. L'ordinanza ci dà una possibilità in più, cioè ci consente di non tenerla sempre indossata se non ci sono tante persone e rischi all'aperto. E' sempre obbligatorio portarla con sé e indossarla al chiuso, e in tutte le situazioni in cui c'è un margine di rischio è giustissimo indossarla". Quanto alle vaccinazioni, "ci sono più di due milioni e mezzo di over 60 in Italia che non si sono ancora vaccinati nemmeno con la prima dose: a loro va data assoluta priorità, abbiamo chiesto uno sforzo alle Regioni tramite il commissario Figliuolo" ha sottolineato il ministro della Salute. In precedenza, intervenendo all'evento di Sky Tg24 Live In Firenze, sempre parlando della variante Delta Covid, Speranza aveva riferito: "Abbiamo eseguito una nostra verifica, i cui dati saranno resi pubblici nei prossimi giorni dall'Istituto superiore di sanità (Iss), che ci consentirà di capire esattamente qual è l'incidenza della variante Delta così come di tutte le altre nel nostro Paese.
L'ultima survey ha dato un riscontro basso, dell'1%. Ma abbiamo un'aspettativa di un dato significativamente più alto perché è evidente che, come ci dice l'Agenzia europea Ecdc, questa variante è più veloce nel diffondersi e quindi diventerà in un tempo medio molto più presente e la previsione è che diventerà ben presto prevalente e prenderà il posto della variante Alpha". "Penso sia giusto seguire con la massima attenzione" la variante Delta e le altre presenti in Italia, "non essere preoccupati sarebbe sbagliato, dobbiamo esserlo per forza di fronte a questa insidia. Ma abbiamo potenziato il sequenziamento e continueremo a farlo e poi questo deve portarci a tenere quell'atteggiamento di prudenza", ha continuato il ministro, ricordando le parole di Draghi e Merkel: "Siamo ancora dentro una sfida. Abbiamo l'obbligo di dire la verità. Non è finita". Ma "va meglio di prima.
Per un ministro della Salute avere quasi 4mila persone in terapia intensiva per Covid era una cosa drammatica. Oggi quando dico che siamo poco sopra i 320 vuol dire che abbiamo numeri migliori, ma non è finita. E' una sfida ancora aperta e una delle incognite viene dalle varianti".