Anche in provincia di Ragusa, da oggi, sarà sospesa l’operazione del cashback, con il pagamento delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il 'superpremio' da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori. Sarà quindi cancellato quanto previsto, a tal proposito, per il secondo semestre dell'anno. Una decisione che evidenzia tutta una serie di criticità, così come, a suo tempo, Confcommercio non aveva mancato di rilevare. “Ecco perché, adesso – sottolinea il presidente provinciale Gianluca Manenti – è necessario che si apra una riflessione approfondita sulle problematiche fin qui segnalate, a partire dalle considerazioni della Banca centrale europea sulla necessità di un approccio neutrale nei confronti dei vari mezzi di pagamento disponibili fino alle considerazioni circa i possibili effetti sperequativi tra i redditi e l’effettivo impulso ai consumi”.
Manenti sostiene, inoltre, che l’associazione di categoria ha sempre ribadito che “l’impulso alla diffusione della moneta elettronica andrebbe anzitutto perseguito abbattendo costi e commissioni a carico di consumatori ed esercenti, in particolare per la fascia dei micropagamenti. Che qualcosa non andasse per il verso giusto, lo si è già potuto notare dai primi momenti in cui l’operazione è stata varata. Sono stati davvero pochi, anche nella nostra provincia, quelli che hanno utilizzato il cashback. Ci aggiriamo intorno al 10-15% e questo nei momenti in cui sembrava che l’operazione potesse in qualche modo decollare. Poi, però, la tendenza prevalente è stata sempre quella di non fare ricorso a tale sistema che, per gli operatori commerciali, ha anche rappresentato una sorta di peso piuttosto che un reale incentivo così come avrebbe dovuto essere.
Ora che tutto è stato sospeso, si dovrà verificare se vale la pena riattivarla, modificando alcuni aspetti, oppure se è meglio annullarla completamente”.