ROMA – Chi è Mario Draghi? Perchè il Cavaliere bianco, che ha salvato l’euro e l’Italia dal suo Cigno nero del 2011, viene chiamato esattamente dieci anni dopo dal capo dello stato, Sergio Mattarella, a disincagliare il Titanic Italia? Perchè viene indicato come il primo attore politico della nuova Europa e ha la stima dei grandi leader internazionali? Roberto Napoletano nel suo nuovo libro ’’Mario Draghi. Il ritorno del Cavaliere bianco’’ ci restituisce la figura di un premier che vuole essere trattato alla pari, che ascolta tutti, ma che sa prendere le decisioni importanti al momento giusto. La cortesia e la correttezza di Draghi sono evidenti, ma il Cavaliere bianco non rifugge dallo scontro.
’’E’ bravo a mediare fra la cancelliera Merkel e i ‘falchì tedeschi e dà una mano alla Merkel nel tenere a bada mugugni e mal di pancia del Bundestag e della società tedesca’’, scrive Napoletano, che ricorda come ’’in un famoso scambio del luglio 2015, quando si discuteva della Grecia in una riunione notturna a Bruxelles, Draghi interruppe il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schàuble: ‘Non sono stupidò, rispose stizzito il ministro. Il presidente della Banca centrale europea aveva ribadito che l’uscita della Grecia dall’euro ci avrebbe fatto entrare in una terra incognita, provocando una reazione nervosa del ministro delle finanze tedesche, stretto tra la ragione del suo interesse politico e l’evidenza lineare del ragionamento di Draghi che non poteva sfuggire a un uomo esperto e competente come lui. Il presidente dello European Stability Mechanism, Jeroen Dijsselbloem, presente al confronto, decise di interrompere la seduta perchè il clima si stava surriscaldando e, a fine lavori interpellato dai giornalisti, tese a ridimensionare e parlò di ‘uno scambio di vedutè’’.’’Mario Draghi. Il ritorno del Cavaliere bianco’’ è edito dalla Nave di Teseo.