NAPOLI – La ’’ministeriale’’ del G20 riunita a Napoli ha approvato il comunicato finale su clima ed energia al termine ’’di un negoziato lungo e intenso’’, ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Sui due grandi temi non c’è stata però unanimità. ’’Dopo una negoziazione particolarmente complessa’’, ha detto il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, ’’non è stato possibile trovare un accordo’’ ma ’’si sono fatti passi avanti molto importanti, fino a poco tempo fa impensabili’’. I rappresentanti dei Paesi riuniti a Napoli hanno approvato un documento di 60 articoli, trovando l’accordo su 58 di questi, tra cui quello sulle smart cities, sugli investimenti green compatibili con gli accordi di Parigi, sul monitoraggio ambientale, sugli strumenti di finanza green, sulla condivisione delle best practices in materia di digitalizzazione.
Sulla decarbonizzazione e sulla limitazione del riscaldamento globale pari o al di sotto di 1.5 gradi, per evitare pericolosi cambiamenti climatici, le trattative ’’particolarmente complesse’’, con alcuni Paesi come Cina, Russia, India, non hanno permesso di trovare un accordo. Le trattative riprenderanno in sede di G20 dei Capi di Stato, passando da un livello tecnico a uno politico. ’’Nessuno dei Paesi – ha puntualizzato il ministro – ha però messo in discussione l’accordo di Parigi. Quindici Paesi su 20 avrebbero voluto accelerare sul clima. Altri 5 non sono voluti andare oltre l’accordo di Parigi’’. Cingolani al termine della due giorni si è detto tuttavia molto soddisfatto del lavoro svolto a Napoli, aggiungendo di aver ricevuto i complimenti per la gestione del Summit da molte delegazioni estere.