Ragusa, le segnalazioni di Territorio e del M5. Michele Tasca sulle paline dei bus e Sergio Firrincieli su perdita acqua. Seppur con l’entrata nel vivo della stagione estiva i grandi temi politico-amministrativi sembrano essere stati un po’ accantonati, tuttavia non mancano le segnalazioni delle opposizioni su criticità relative a problemi di vivibilità cittadina sia a Ragusa che nella frazione marinara ormai affollatissima di villeggianti e di turisti. Michele Tasca, presidente dell’esecutivo di segreteria del movimento politico culturale Territorio di Ragusa punta la propria attenzione sul fatto che “non sono ancora pronte le paline con gli orari dei bus urbani nonostante gli annunci dell’assessore (Giovanna Licitra (n.d.r.)” cogliendo dunque l’occasione per l’ennesima punzecchiatura nel confronti della vicesindaco, da sempre bersaglio prediletto del movimento fondato da Nello Dipasquale.
Tasca ricorda “nel corso della conferenza stampa indetta dall’amministrazione comunale per il potenziamento del trasporto pubblico locale, ospite il responsabile regionale dell’AST, l’assessore Licitra aveva detto chiaramente, parole ribadite successivamente in alcune interviste, che le 220 paline bus della città sarebbero state dotate delle tabelle con gli orari dei bus e le indicazioni sulle linee. Il tutto sarebbe avvenuto nel giro di due settimane, ne sono passate tre e non si vede nulla, o quasi” per poi ribadire “questa amministrazione non è capace nemmeno di stampare 220 fogli adesivi da incollare su adeguato supporto per rendere operative le paline bus sparse per la città, nonostante gli annunci precisi”. Quindi Tasca aggiunge “senza dire che non è prevista nessuna ‘bonifica’ delle paline esistenti, troppo alte per una comoda lettura, rivolta, prevalentemente alle persone anziane, molte annegate fra le fronde degli alberi, alcune addossate ai muri delle case, privilegiando solo l’esposizione del pannello pubblicitario.
In proposito, servirebbe capire chi è il proprietario delle pensiline, chi gestisce la pubblicità attualmente esposta e in base a quale contratto, dando per scontato che siano regolarmente pagati diritti di affissione”. Ma il presidente dell’esecutivo di segreteria del movimento Territorio di Ragusa approfitta dell’occasione per concludere con una frecciata polemica molto politica “il mancato rispetto dei tempi è diventato una costante per le scadenze indicate da questa amministrazione: i componenti di questa giunta sono praticissimi nell’indicare termini di consegna dei lavori pubblici, ma tutto è in attesa: piazza del Popolo, impianto di via delle Sirene, parcheggio di Ibla, Vallata Santa Domenica, anche al Castello di Donnafugata, all’esterno e all’interno, non sembra che i lavori vadano spediti. Tralasciamo di disquisire sulle trattative per palazzo Tumino, sull’avvio dei lavori per l’area dell’ex scalo merci, e su altre importanti opere”.
Dedicata invece a Marina di Ragusa la segnalazione del capogruppo 5 stelle al consiglio comunale, Sergio Firrincieli. Il quale evidenzia “a Ragusa si soffre la sete e a Marina la beffa della perdita d’acqua potabile che va avanti da una settimana in via Dandolo”, Firrincieli chiarisce nella nota stampa diffusa sabato 24 luglio “scorre indisturbato, da domenica scorsa, un rivolo di acqua potabile che sgorga nei pressi di via Dandolo, all’angolo con via Magellano, a Marina di Ragusa. Ci troviamo poco sopra un albergo di lusso, in pieno centro e in piena stagione estiva. Una settimana dopo nessun tipo di intervento per cercare di porre rimedio a quello che sta accadendo. Quindi, dopo l’albero svenuto in via Roma, ora il miracolo dell’acqua senza tubi”. Proseguendo sul filo dll’ironia Firrincieli aggiunge “se nessuno ha mosso un dito per cercare di adottare delle opportune contromisure, forse che il Comune ha intenzione di realizzare un punto di distribuzione del prezioso liquido anche a Marina emulando la bella iniziativa dell’Amministrazione Piccitto con l’installazione delle casette dell’acqua a pagamento in giro per Ragusa?
Naturalmente, in questo caso l’iniziativa della Giunta Cassì risulta più lodevole perché la distribuzione dell’acqua è gratuita”. Poi conclude con un riferimento alla emergenza idrica di questi mesi “ironia a parte, sollecitiamo il rapido intervento dell’Amministrazione comunale perché la situazione è diventata insopportabile e si rivela una beffa per le numerose famiglie ragusane che stanno soffrendo in questi giorni la carenza idrica. Diremmo proprio che tutto ciò è un’indecenza difficile da digerire. Vorremmo capire quando sarà scritta la parola fine sulla crisi idrica che investe la nostra città. Si cincischia ancora con la conduttura dei pozzi ex Asi al serbatoio di Bruscè che non vediamo ultimata, e altre azioni dalla dubbia utilità, quando, allo stato attuale, l’attesa, quando va bene, è di almeno due/tre giorni prima che l’autobotte porti concretamente l’acqua nelle case di chi ha bisogno. E’ una situazione grave e vorremo capire quando si concluderà quello che, a parere nostro, è un vero e proprio stato di emergenza”. (da.di.)