Ragusa camera commercio rassicurazioni del viceministro castelli. Manenti Confcommercio Sicilia: un intervento del governo nazionale per rivisitare i contenuti della normativa. In prima linea contro l’accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa e Siracusa con quelle di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, ora Confcommercio Sicilia ha colto segnali positivi dall’incontro avuto nei giorni scorsi con il viceministro dell’Economia, Laura Castelli durante la presenza istituzionale di quest’ultima a Pozzallo. Secondo Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Ragusa e di quella siciliana, la sottosegretaria avrebbe assicurato “ una norma inaffidabile (l’emendamento di riduzione ed accorpamento delle camere di Commercio n.d.r.).. Rispetto a cui è necessario predisporre una interlocuzione con tutte le parti interessate per avviare un percorso di modifica il più possibile sostenibile con le esigenze del mondo delle imprese.
E’ quanto cercherà di fare il Governo nazionale nei prossimi mesi a proposito dell’emendamento del Sostegni bis che ha previsto l’accorpamento di cinque Camere di Commercio in Sicilia (Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani) a meno che, nel frattempo, non subentrino interventi tali da spingere il presidente della Repubblica all’eventuale ricorso alla facoltà prevista dall’articolo 74 della Costituzione nei confronti di leggi di conversine di decreti-legge caratterizzati da gravi anomalie che venissero sottoposte allo stesso capo dello Stato”. Del resto, già nelle settimane scorse, Manenti aveva evidenziato “che lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella firma al Sostegni bis ha contestato l’eccessivo uso, in una lettera alle Camere e al Governo, di emendamenti con norme fuori tema e che valuterà l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dalla Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti legge caratterizzati da gravi anomalie”.
Alla luce pertanto di tutto ciò, il presidente di Confcommercio Sicilia spiega “anche il vice ministro Castelli ha ravvisato l’anomalia rappresentata da un emendamento che, inserito nel contesto del Sostegni bis, poco o nulla ha a che vedere con lo spirito di una normativa tesa a garantire supporto alle imprese penalizzate dalla crisi pandemica. Anzi, in questo modo, si rischia di ottenere l’effetto contrario e di penalizzare le imprese di questi territori rispetto a cui non si può registrare, per storia, tradizione e soprattutto posizione geografica, alcun tipo di contiguità. Abbiamo esortato il vice ministro Castelli, che ha preso atto delle nostre perplessità, ad accelerare il più possibile l’iter finalizzato a rimettere in discussione la normativa appena approvata e a dare vita a un percorso di rivisitazione della normativa che riguarda le Camere di commercio così da renderle più omogenee e più rispondenti alle esigenze delle imprese a cui si rivolgono”. (da.di.)