Ancora echi sulla mancata chiusura delle barre del passaggio a livello di via Paestum a Ragusa durante il passaggio di un treno. Evento per fortuna senza nefaste conseguenze che ha provocato allarmi visto il suo ripetersi periodicamente. Nel silenzio totale dell’amministrazione cittadina, prendono invece la parola i movimenti e associazioni civiche. Il movimento politico Territorio, ha affontato e discusso la vicenda nel corso di una riunione dell’esecutivo di segreteria presieduto da Michele Tasca che afferma lapidariamente “problema vecchio, ma il pericolo è sempre dietro l’angolo” ed aggiunge “inammissibile che ancora oggi possa accadere che il passaggio a livello di via Paestum resti aperto mentre passa il treno, una situazione pericolosissima, che purtroppo si ripete e della quale, ormai, nessuno si preoccupa. Inammissibile che non ci sia una protesta forte per la mancanza di adeguati sistemi di sicurezza, il treno dovrebbe essere obbligato a fermarsi in presenza di sbarre aperte, ma non ci sono nemmeno sollecitazioni verso gli organi competenti, per maggiori controlli”.
Ma Tasca coglie l’occasione per stigmatizzare il fatto che “l’amministrazione si preoccupi piuttosto di comunicare che sono stati aggiudicati i lavori di connessione della metroferrovia al viale Colajanni, quando ancora della metroferrovia non si intravede nulla” e per sottolineare che “tutta la zona è nel più completo abbandono, i marciapiedi del viale Colajanni vedono il verde attorno agli alberi più alto degli stessi alberi, il transito sul marciapiede è impossibile, meno che mai per carrozzelle e carrozzine, il divieto di svolta sul passaggio a livello per quanti provengono dal centro commerciale è ignorato e non si vedono vigili urbani in zona, nemmeno nei giorni e nelle ore di punta”. Insomma, conclude Michele Tasca, “a poco vale parlare di grandi progetti, di grandi opere, se i problemi spiccioli del cittadino sono ignorati”. Anche l’associazione ‘Novantasettecento Codice avviamento progetto’ interviene sulla mancata chiusura del passaggio a livello auspicando “occorre una soluzione prima che accada il peggio” e constatando “ci risiamo.
Periodicamente il problema torna a ripetersi. E ne torniamo a parlare, per fortuna, senza che sia accaduto qualcosa di grave per una serie di fortunate coincidenze. Ma la questione merita la massima attenzione”. L’associazione, per bocca del suo portavoce Giovanni Bortolotta, si rivolge all’amministrazione comunale di Ragusa per capire come sia possibile che, lo scorso sabato pomeriggio, il treno in servizio sia transitato da via Paestum senza che le sbarre del passaggio a livello si fossero abbassate. E Bortolotta chiarisce “ua situazione che, quando si verifica diventa difficile da gestire. Così come è complicato trovare una soluzione di messa in sicurezza perché da un lato non si vogliono scontentare i residenti e i commercianti della zona mentre dall’altro ci si rende conto che una situazione del genere costituisce una sorta di bomba a orologeria, in pieno centro, che può esplodere da un momento all’altro. Nel corso degli anni sono state presentate varie ipotesi risolutive.
Quale tra queste la più percorribile? Forse l’Amministrazione comunale dovrebbe cominciare a porsi il problema in maniera concreta e iniziare a individuare un percorso risolutivo. Prima che accada il peggio”. (da.di.)