ROMA – ’’Il bipolarismo in Italia è certamente imperfetto, ma è un grande passo avanti verso la democrazia compiuta’’. Lo dice il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una lettera al Corriere della Sera. ’’Bipolarismo naturalmente non significa, nella mia visione, una guerra tribale nella quale l’avversario sia delegittimato, demonizzato e se possibile distrutto. Significa al contrario un sistema maturo nel quale il senso dello Stato e della comune responsabilità istituzionale unisce i due schieramenti. Questo è precisamente il ruolo che Forza Italia ambisce a esercitare nell’ambito dello schieramento che noi abbiamo fondato, il centro-destra. Un centro-destra al quale rivendico come merito di essere sempre stato leale, fino al punto di sacrificare spesso, quando guidavo il governo, le ragioni di partito a quelle della coalizione.
Ciò non ha mai limitato la nostra capacità di iniziativa politica. Proprio la nascita del governo Draghi, che sono stato il primo a chiedere e a promuovere, sta a dimostrarlo. Forza Italia – ribadisce – rappresenta l’unica forza politica che possa definirsi coerentemente liberale, cristiana, europeista e garantista’’. Berlusconi osserva come si tratti di ’’una coalizione che naturalmente comprende forze molto diverse da noi, ma ciò non è affatto in contraddizione con il bipolarismo nè lo sarebbe con il bipartitismo, se un giorno arriveremo – come auspico – al partito unico del centro-destra. Ogni richiamo a consolidare la vocazione e l’identità di Forza Italia va esattamente nella direzione in cui sto lavorando.
Non per realizzare un’improbabile politica dei ‘due fornì, ma per rafforzare il profilo liberale ed europeista di un centro-destra di governo, destinato a guidare il Paese dal 2023, che sarà possibile soltanto a queste condizioni’’, conclude.