La Sicilia si poietta sempre più verso la zona gialla per Covid. La Sicilia supera per la prima volta la soglia del 15%, prevista dai nuovi parametri fissati dal governo, per i ricoveri in area medica non critica. Secondo i dati rilevati da Agenas al 16 agosto, la regione si attesta infatti al 16% del tasso di occupazione dei reparti con un aumento dell’1%. In rialzo anche il valore della Calabria al 14% (+1%), della Sardegna a 9% (+1%) e della Basilicata al 10% (+1%).La Sardegna, invece, supera la soglia massima di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive da parte di pazienti Covid, fissata al 10%, attestandosi all'11%, dopo l'aumento di un punto percentuale registrato ieri.
La saturazione dei reparti non dipende solo dal numero assoluto di ricoverati, ma anche dalla capacità di accoglienza, dunque su un numero relativamente basso di posti letto in terapia intensiva, come quello di cui dispone la Sardegna, è bastato un nuovo ingresso per far superare la soglia (in totale i pazienti in intensiva, a ieri, erano 22 in totale).
TERAPIE INTENSIVE, CRESCE MEDIA NAZIONALE (+1%)
Per quanto riguarda le altre regioni, subito dopo la Sardegna si attesta la Sicilia con un 9%, dato stabile da 4 giorni. A seguire il Lazio stabile al 7%, la Toscana al 6%, Liguria e Puglia al 5%. Sale il tasso di occupazione, da parte dei pazienti Covid, nei reparti di terapia intensiva in Italia. La media nazionale si attesta al 5% con un incremento dell'1%, arrivato dopo 7 giorni stabili al 4%.Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei reparti non in area critica, resta stabile da tre giorni al 6%.
Covid: Sicilia verso zona gialla da lunedì
In Sicilia preoccupa la situazione negli ospedali siciliani. Il contagio fa un ulteriore balzo e raggiunge i parametri che dovrebbero farla diventare zona gialla da lunedì. La Sicilia è da molti giorni la regione con il maggior numero di nuovi positivi. Ieri altri 1.229. L’incidenza settimanale calcolata su 100 mila abitanti è già da quindici giorni ben sopra il numero soglia di 50: 140,1 nell’ultima settimana, 148 ieri. Parallelamente aumentano i ricoverati. Secondo il monitoraggio dell’Agenas, l’agenzia che raccoglie i dati delle aziende sanitarie, nei reparti ordinari sono il 17%, quindi due punti percentuali in più rispetto alla soglia considerata di allerta. Nelle rianimazioni, con 77 persone attualmente ricoverate, si tocca quota 10,1%, cioè uno 0,1% in più rispetto alla soglia di rischio.