Seppur in questo ormai ultimo scorcio di estate, si continua a discutere sulla vicenda del famoso parcheggio privato in zona Canalotti a Punta Braccetto. A riaccendere la polemica è stata la decisione di Legambiente, nella sua articolazione non più locale ma regionale, di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Legambiente Sicilia premette di “seguire con attenzione la preoccupante pluralità di azioni poste in essere dentro i 150 metri dalla costa sui Canalotti (zona ad alta densità di costruzioni abusive) che rischiano di trasformare una delle più belle e suggestive zone della Sicilia, in un luogo privato di fatto della spiaggia di Randello (2 km di litorale sabbioso con un sistema dunale di grande pregio che fa parte del Sito di Interesse Comunitario Punta Braccetto Contrada Cammarana)”.
Per tale motivo il direttivo l’associazione ambientalista informa che “si è ritenuto di intervenire dando mandato all’Avvocato Corrado Giuliano del foro di Siracusa a presentare un esposto al Sindaco di Ragusa ed all’Autorità Giudiziaria del Capoluogo Ibleo in relazione ai lavori per la realizzazione di un’area di sosta privata all’interno dell’area vincolata. Nell’esposto viene evidenziata la sequenza costante di illegittimità formali e sostanziali oltre l’inerzia nelle verifiche, che hanno prodotto una situazione di palese illegittimità ed oggettivamente favorito la realizzazione di una opera i cui i lavori non sarebbero mai dovuti iniziare. Il Permesso di Costruzione per l’opera in oggetto è stato prima rilasciato il 2 luglio 2021 dall’Amministrazione Comunale di Ragusa, con l’omissione della valutazione di incidenza ambientale (VINCA) che ha ovviamente procurato l’elusione dell’accertamento preventivo sulle interferenze con il Sito natura 2000 correlato, così come previsto dalle norme in vigore.
Successivamente il 5 agosto 2021 a seguito delle crescenti critiche sulla legittimità dell’opera, il PdC viene sospeso in autotutela, dal Dirigente del settore III del Comune di Ragusa”. E per rafforzare quanto affermato, Legambiente aggiunge “nell’esposto, si rammenta che i permessi di costruire, rilasciati in siti natura 2000, in assenza di VINCA, non possono essere sanati ex post, per cui il Comune di Ragusa, in nessun caso , avrebbe potuto, nè potrà, esaminare la Valutazione di Incidenza e giungere ad un esito positivo tale da revocare la sospensione dell’efficacia del PdC rilasciato illegittimamente”. Infine, nell’esposto di Legambiente Sicilia si ribadisce “l’area del parcheggio è subordinata ad esproprio per pubblica utilità con natura espropriativa, stante che la zonizzazione in questione e le relative NTA inibiscono al proprietario qualsiasi sua iniziativa edificatoria ed imprenditoriale, e comunque qualsiasi iniziativa che non sia connessa alla realizzazione di “attrezzature pubbliche di interesse generale” in virtù dell’art. 4 della LR 16 del 2016. Inoltre si è segnalato che, difformemente da quanto disposto dall’Amministrazione Comunale e dalle condizioni imposte dalla Soprintendenza ai BB AA CC di Ragusa, sono state realizzate opere non previste e vietate espressamente all’interno della zona vincolata, quale la costruzione di una ampia pedana di cemento sulla quale è stata collocata una struttura con pareti in metallo con un casotto (probabilmente per la guardiania) all’interno dell’area destinata a parcheggio, e goffamente dissimulato con un incannucciato.
Sono state segnalate altre evidenti anomalie che hanno caratterizzato la vicenda amministrativa in oggetto, che unitamente a quelle sopra evidenziate fanno emergere un quadro preoccupante di illegittimità”. A tutto questo dettagliato elenco di illegittimità il sindaco Cassì ha risposto con questa dichiarazioe ufficiale “in merito alla questione del parcheggio in prossimità dei Canalotti, a Punta Braccetto, ho chiesto agli uffici un rapporto di servizio al ricevimento delle prime segnalazioni. Il Dirigente di settore, con atto del 23 agosto inviato anche a Legambiente, ha comunicato di avere già, con provvedimento dell'11 agosto 2021, annullato in autotutela il permesso di costruire rilasciato; disposto il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione del casotto e della base di calcestruzzo realizzati; disposto il divieto di utilizzo dell'area a parcheggio; disposto la trasmissione dell'atto al servizio illeciti edilizi per i conseguenti provvedimenti.
L'esposto di Legambiente nei confronti del Comune risulta pertanto superato dagli eventi. Legambiente avrà senz'altro apprezzato, anche se non vi è traccia nei propri comunicati, il fatto che, dopo anni di indifferenza, questa amministrazione ha impedito l'accesso dei veicoli a ridosso della costa, in quel parcheggio di fatto ben dentro il limite di 150 metri dalla battigia e in area protetta, da sempre utilizzato dai fruitori di questo splendido sito”. E il capogruppo 5 stelle al Comune di Ragusa, Sergio Firrincieli non perde l’occasione per riallacciarsi alla vicenda e criticare l’operato dell’amministrazione. E afferma “il sindaco Cassì se ne esce con una breve nota definita di chiarimento sulla vicenda, nota finalizzata a derubricare come tardivo l’esposto di Legambiente alla Procura. Ma il sindaco non chiarisce i termini dell’accordo, più volte annunciato tramite stampa, con il privato, per il parcheggio, cosa di cui, ora non si parla. Il fatto è che il sindaco si ostina a non rispondere alle opposizioni, non controlla i suoi collaboratori e gli assessori che rilasciano dichiarazioni e foto ai giornali, dimostrando di non sapere di cosa parlano. Ormai, a fine stagione, è inutile fare polemica, è di tutta evidenza che l’amministrazione ha affrontato molto tardi la questione di tutta la costa occidentale del comune di Ragusa e, inevitabilmente, l’ha affrontata malissimo.
Con l’assessore, vantano contatti con i residenti, sopralluoghi, ma le situazioni mostrate prima di Ferragosto parlano da sole: se veramente si intravedesse qualcosa di buono fra i rilievi delle opposizioni non ci si limiterebbe a vantare interventi assai tardivi, vedi la chiusura al traffico del sentiero dei Canalotti, oggetto di una ordinanza del 2020, sarebbe molto più onesto ammettere di avere ignorato le spiagge e le scogliere a ovest di Punta Braccetto, riproponendosi di metterle alla prima pagina dell’agenda per il prossimo anno”. Firrincieli, infine, che aveva iniziato la propria nota con riferimento alle affermazioni di Peppe Cassì alla Festa dell’Unità regionale a Marina di Ragusa, affermazioni secondo le quali “non tutto quello che rilevano le opposizioni è da buttare”, coglie al volo l’occasione per un intervento ‘politico’ a 360 gradi “ogni ulteriore intervento sulla questione è, ormai, inutile, come lo sarebbe una eventuale replica dell’amministrazione: è tutto rimandato alle prossime elezioni, saranno gli elettori a decidere se è meglio sognare gli ascensori orizzontali e obliqui e riscoprire vecchi sentieri, lasciando nel più totale abbandono intere porzioni del territorio comunale, come avviene, del resto, per le contrade e le periferie, del tutto fuori dalle attenzioni dei vari assessori”. (da.di.)