ROMA – La scuola ’’non è l’unico luogo di aggregazione pericoloso’’. Lo dice, una intervista al Corriere della Sera, Giorgio Palù, virologo del Comitato tecnico scientifico e presidente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa. Secondo Palù ’’adolescenti di medie e superiori sono la categoria meno immunizzata e la più esposta. Nell’ultima settimana di agosto il più alto tasso di casi (75%) e ricoveri (90%) riguarda i non vaccinati tra 12 e 39 anni’’. ’’Specie nelle aree metropolitane – aggiunge – gli osservati speciali sono i mezzi di trasporto affollati di studenti nelle ore che precedono l’inizio delle lezioni. Si sapeva, eppure non si è provveduto ad aumentare veicoli e corse nè ad applicare la turnazione didattica per sfoltire gli assembramenti’’.
Per mitigare i rischi servono «controllori nei mezzi pubblici per verificare il rispetto delle misure di sicurezza. Nelle aule si dovrebbe garantire un efficace ricambio d’aria. Ideali sarebbero filtri idonei. Il rischio di focolai in ambiente scolastico c’è, non illudiamoci. E’ dimostrato da pubblicazioni scientifiche’’.