Il rosolinese Vincenzo Cartia di 57 anni è stato trovato morto a casa. A lanciare l’allarme è stata una parente che aveva provato a chiamarlo ma non aveva ricevuto nessuna risposta ne al telefono né al citofono. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che dopo l’irruzione in casa hanno trovato l’uomo senza vita. Il 57enne, come scrive il Corriere Elorino, "lavorava come aiuto cuoco in un ristorante del ragusano. Viveva da solo, nella sua casa di Via Buon Pastore, 16, a Rosolini, dove il suo corpo è stato ritrovato. Nessun cattivo odore all’esterno che proveniva dell’abitazione. Se vicini e parenti non si fossero preoccupati per la sua assenza, il corpo non sarebbe ancora stato ritrovato. Positivo al covid, era stato ricoverato sabato sera all’ospedale di Modica dopo aver scoperto della sua positività: era però sanissimo, con sintomi lievi.
Il 57enne, come si legge sul Corriere Elorino – "si trovava a casa dallo scorso lunedì ed era in quarantena obbligatoria per la sua positività. I contatti con amici e parenti avvenivano solo per telefono. Gli unici sintomi che lamentava negli ultimi giorni, come raccontano i parenti, erano solo gastrointestinali: vomito e diarrea. Stamattina però, dopo quella chiamata alle 9.30, non si sa cosa sia accaduto a Vincenzo Cartia, quale malore l’uomo abbia accusato. Sarà adesso il medico legale ad accertare la causa della morte. Il signor Cartia non era vaccinato".