Continua il disagio per i residenti di Ragusa Ibla a causa dell’apertura soltanto a giorni alterni dell’ufficio postale del quaritere barocco. Questa volta a segnalare la criticità (dopo che il deputato regionale ragusano del Pd Nello Dipasquale era già intervenuto sui vertici della Posta a fine marzo) è l’associazione politico-culturale Ragusa in movimento. Il suo presidente Mario Chiaovla parla infatti di “disservizi insostenibili” e rivolge un appello al sindaco cassì perchè “faccia sentire la propria voce e reclami attenzione per la cittàantica”. Chiavola spiega “mercoledì scorso, appunto giorno di apertura si è formata una lunga fila proprio dinanzi all’ufficio di corso XXV aprile con tutte le conseguenze e i disagi che si possono immaginare. Una scelta, dunque, assolutamente da rivedere e molto penalizzante per i residenti ma anche per i visitatori che decidono di risiedere per qualche giorno da queste parti e che hanno la necessità di fruire dei servizi postali. Il tutto, manco a dirlo, viene reso ancora più problematico dall’emergenza pandemica”.
Da qui l’aello al primo cittadino “chiediamo al sindaco di intervenire nei confronti di Poste italiane affinché possa essere rivista una decisione che, al momento, sta solo creando scompensi, anche pesanti, nei confronti dell’utenza. Riteniamo che sia il momento che questa amministrazione faccia pesare la propria autorevolezza per tutelare le legittime esigenze della cittadinanza”. Invece il capogruppo 5 stelle al Comune di ragusa, Sergio Firrincieli, interviene per segnalare la necessità di “ bonificare lo spiazzo antistante la scuola dell’infanzia “L’isola felice” di via Generale Cadorna, dove, al di là del nome molto suggestivo, che evoca paesaggi paradisiaci, luoghi che invogliano alla serenità, invece la realtà che la circonda, però, racconta tutt’altro”.
E Firrincieli, sottolineando il fatto che “in questi stessi luoghi, tra qualche giorno, ci saranno i nostri bambini”, elenca “erbacce in quantità, spazzatura di ogni tipo nonostante i cartelloni realizzati durante la scorsa stagione scolastica dai bambini che vietavano, bonariamente, di scaricare rifiuti proprio nella zona in questione. Insomma, è un sito in sfacelo che auspichiamo possa essere bonificato al più presto”. Quindi Sergio Firrincieli si rivolge direttamente all’amministrazione “affinché intervenga perché i nostri piccoli non meritano un simile sconquasso. C’è bisogno di intervenire e c’è bisogno di farlo subito. Visto che, tra qualche giorno, la scuola dell’infanzia in questione, come tutte le altre in città, aprirà i battenti e auspicherebbe, quindi, un minimo di decoro”. (da.di.)