Riprende, il movimento politico Territorio Ragusa, fondato da Nello Dipasquale, a cavalcare uno dei suoi cavalli di battaglia contro l’amministrazione Cassì, quello delle opere pubbliche, o meglio dei “cantieri eterni e di quelli non aperti”. In una nota stampa firmata dai vertici esecutivi di Territorio Ragusa, da Michele Tasca, Presidente dell’Esecutivo di Segreteria cittadino e dal presidente di Territorio di Marina di Ragusa, Angelo La Porta, si prendono in esame i forti ritardi nell’avanzamento e nella consegna di diversi appalti pubblici per opere sul territorio comunale, premettendo che “ormai è del tutto inutile guardare alle date indicate di consegna lavori, si è perso il filo di una gestione organizzata dei lavori pubblici”. E quindi da Territorio ha inizio la triste elencazione “a piazza del Popolo il cantiere è ormai perenne, e non ci sono notizie sull’andamento dei lavori e sulle cause del ritardo enorme, per l’area dello scalo merci ci dovrebbero essere i soldi, si conoscono le destinazioni, stazione dei bus, aree a verde, mercatino dell’agroalimentare, ma è tutto fermo, la vallata Santa Domenica, dove si lavora da anni, non apre, il parcheggio di San Paolo non apre, vengono sussurrati i motivi di sicurezza che impediscono la fruibilità dei siti, ma non si vedono interventi per risolvere le criticità.
Si parlava dei lavori per impedire l’accumulo di acque piovane in via Archimede, ma nulla si muove. Sta andando a rilento anche la rotatoria di contrada Mugno”. E nell’impietosa disamina del movimento non si salva nemmeno Marina di Ragusa “i cantieri aperti sono perenni, quelli da aprire, considerando anche lungomare Bisani, lungomare Andrea Doria, pista ciclabile, parcheggio di via Escrivà, che pure dovrà essere completato dopo aver chiarito se è area destinata a verde o altro. E, parlando di Marina di Ragusa, non possiamo non rilevare l’esistenza del tempio della lentezza amministrativa e operativa di questa amministrazione e, in particolare, dell’assessorato ai lavori pubblici, la cattedrale dei misteri gloriosi della Giunta Cassì”.
L’evidente ironia di Tasca e Laporta si riferisce “alla riqualificazione dell’impianto di via delle Sirene, a Marina di Ragusa, che era stata presentata come opera quasi pronta, progetto pronto, pronto il finanziamento del CONI” ed invece oggi, sottolineano i due esponenti di Territorio, “si nota che i lavori vanno molto a rilento, che non si intravede una fine dei lavori che, forse, qualcuno, pensava potessero essere consegnati prima della stagione appena passata. Si apprende, da fonti bene informate che i soldi non bastano, il finanziamento del CONI copre solo la metà del progetto, si sta provvedendo o si è provveduto per uno stanziamento di 120.000 euro e ci si sta muovendo per un altro finanziamento di circa 450.000 euro”. E a concludere il cahiers de doléances del movimento Territorio, ecco l’amara considerazione “il tutto senza spiegazioni di sorta, sembra di avere a che fare con gli intoccabili che si muovono senza dover rendere conto e senza dover dare spiegazioni.
Inviteremmo gli amministratori e tutto l’entourage a non perdere tempo in banali e offesivi commenti e cercare di spiegare, non a noi, ma alla città, cosa sta accadendo”. E proprio alla fine arriva la ciliegina sulla torta “anche per il settore privato si cerca di tirare il freno a mano, soffocando l’imprenditoria sana di questa città che vuole realizzare alloggi residenziali o infrastrutture al servizio del commercio, mentre vanno avanti i cantieri dei soliti noti. Una situazione non più tollerabile”. (da.di.)