Ragusa, la Regione limita trasporti pubblici per studenti pendolari. Interviene con due interrogazioni su quelle che ritiene carenze del Governo Regionale in materia di trasporto pubblico, la deputata regionale 5 stellle Stefania Campo. Il primo atto ispettivo riguarda quella che definisce “la scelta illogica di limitare la gratuità dei trasporti da un Comune all'altro agli studenti che hanno un reddito Isee al di sotto dei 10.632 euro, anzi scelta arbitraria, irragionevole e in contrasto con la legge regionale sul diritto allo studio, che non prevede alcun limite di reddito. Insomma, questo tetto va abolito”. Stefania Campo ha rivolto l’interrogazione in questione al presidente della Regione, Musumeci, all’ assessore per le Infrastrutture e la Mobilità, Falcone, a quello per le Autonomie locali e per la Funzione pubblica, Zambuto, e a quello per l’Istruzione e Formazione Lagalla, contestando “una deliberazione della giunta regionale che ha messo un tetto alla possibilità dei comuni di offrire a tutti gli studenti la possibilità di spostarsi gratuitamente in un altro Comune a prescindere dal reddito familiare”.
Queste le sue osservazioni critiche “il tetto Isee esclude gran parte delle famiglie e dei giovani siciliani dal diritto alla gratuità del trasporto, come sancito dalla legge regionale 24 del 1973. Questo causerà contraccolpi negativi per i Comuni, che stanno provando, con le limitate risorse che hanno a disposizione, ad andare in soccorso degli studenti esclusi dal beneficio e, soprattutto, per le famiglie già provate dalla crisi legata all'emergenza Covid. L'utilizzazione del tetto Isee costituirebbe inoltre l'applicazione retroattiva di un atto amministrativo non previsto da nessuna legge”. E in questa interrogazione Campo riprende anche in contenuto di un’altra presentata nei giorni scorsi, chiedendo “di sapere a che punto sia l'aggiornamento del piano per la gestione e per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale in vista della riapertura delle scuole, se i tavoli prefettizi siano stati svolti, e quali saranno e in che modo verranno espletati i controlli sul rispetto delle regole per ridurre il rischio di contagio”.
Infatti la parlamentare regionnle pentastellata ragusana aveva già lamentato “l’assenza, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, di notizie da parte della Regione sulla sicurezza del trasporto pubblico locale, con il rischio di caos all'apertura delle scuole” constatando che “ci sarebbero tantissimi nodi che andrebbero sciolti, a partire dal ripristino dei controlli per garantire la sicurezza dei passeggeri, controlli per i quali il governo nazionale ha garantito specifici stanziamenti. Ci chiediamo, ad esempio, quale sarà il potere dei controllori, che andrebbe ampliato, visto che non sono pubblici ufficiali”. Alla luce di ciò, Stefania Campo lancia un allarme “tutto lascia prevedere il prefigurarsi di un enorme caos sui bus che trasporteranno gli studenti pendolari degli istituti superiori da una città all'altra senza il rispetto delle misure minime di contenimento del rischio, ovvero: un coefficiente massimo di riempimento non superiore all’80 per cento, il necessario e costante ricambio dell’aria, l’igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei treni e dei mezzi pubblici, il controllo dell’obbligo per tutti di indossare mascherine e, poi, salita e discesa dei passeggeri secondo flussi separati”.
Insomma, conclude la parlamentare pentastellata ragusa “per evitare sovraffollamene dei mezzi, parte del flusso dei pendolari andrebbe spostato dai bus ai treni. Lo abbiamo chiesto cento volte ma non ci hanno mai ascoltato. Con un minimo di buona volontà si potrebbe pianificare un moderno sistema di coincidenze fra orari di partenza e di arrivo dei treni con gli orari di ingresso al lavoro e a scuola. Non sono richieste impraticabili sono, e restano, esigenze di migliaia e migliaia di cittadini, giovani e adulti, che desidererebbero vivere in un’Isola 'normale', viaggiando in condizioni idonee e al passo coi tempi, così come avviene nel resto d’Europa”.(da.di.)