ROMA – ’’Il nostro Paese si caratterizza tra gli europei tra quelli dove la circolazione del virus è più contenuta. Siamo al di sotto la soglia epidemica, si evidenzia una lieve diminuzione dei tassi di occupazione dei posti letto e tutte le regioni sono classificate a rischio basso. Assunto che la variante Delta è prevalente in Italia, è importante continuare nel lavoro per migliorare la copertura vaccinale’’. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante la consueta conferenza stampa di monitoraggio dell’epidemia, certifica una situazione in miglioramento anche se prudentemente avverte dei possibili rischi derivanti dalla ripartenza di alcune attività dopo l’estate, in primis la scuola. Quello che è certo, come attesta Brusaferro leggendo i numeri, è che ’’la curva in Italia è più contenuta e si nota la decrescita.
Sulle caratteristiche demografiche di chi sviluppa l’infezione è di 38 anni, l’età mediana di chi decede è attorno a 80 anni, e di chi fa ingresso in terapia intensiva è intorno a 63’’. Tra gli elementi positivi quello relativo all’incidenza: ’’Durante il periodo estivo c’è stato un picco di circolazione nella fascia d’età più giovane, ora si osserva la variazione di incidenza tra le fasce giovani, ma una decrescita si nota in tutte le fasce di età’’. Brusaferro esprime soddisfazione per l’adesione della popolazione alla campagna di vaccinazione: ’’E’ positiva la risposta delle fasce più giovani’’, annota sottolineando però la presenza di fasce d’età più adulte dove si registrano più resistenze. ’’Fasce dove c’è la presenza di chi non si vaccina, è quantitativamente significativa’’.