Sono in scadenza a settembre molti bonus Inps. La data ultima prevista è il 30 settembre 2021. Dall’assegno unico all’esonero dei contributi per le partite Iva e per le imprese agricole, ma anche indennità Covid-19 e altre agevolazioni. È il 30 settembre 2021 la data ultima per presentare le domande relative a molti bonus e aiuti riconosciuti dall’Inps. Per quanto riguarda l’assegno unico, quello del 30 settembre è l’ultimo giorno utile per richiedere la prestazione e per ottenere le somme riconosciute retroattivamente, dal 1° luglio 2021. Quindi, per le domande presentate dopo questa data l’assegno spetterà invece dal giorno della richiesta e non saranno corrisposti gli arretrati. Si ricorda che è possibile presentare domanda per via telematica o tramite Patronati. Hanno diritto alla richiesta le famiglie che non percepiscono gli assegni per i nuclei familiari e nei quali sono presenti figli di età inferiore ai 18 anni.
Tra i requisiti fondamentali per presentare la domanda c’è il valore del modello Isee che non deve superare i 50mila euro. Nello specifico, l’assegno unico ponte riconosciuto dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 è di 167,50 euro per ciascun figlio in caso di nuclei con uno o due figli o 217,80 euro per figlio in caso di nuclei più numerosi nel caso di Isee fino a 7mila euro. Per i nuclei familiari con Isee compreso tra 7 e 50mila euro, l’importo spettante decrescerà progressivamente. Per quanto riguarda invece l’esonero contributi partite Iva, possono accedere entro il 30 settembre 2021 i titolari di partita Iva che nel 2020 hanno registrato una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33%, rispetto all’anno precedente, e in caso di reddito non superiore a 50mila euro nel 2019.
Hanno diritto all’esonero, dunque, gli iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, quali artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri e gli iscritti alla Gestione separata. Accedono all’anno bianco contributivo anche i professionisti iscritti alle rispettive Casse di previdenza, per i quali però la scadenza per la domanda è fissata alla fine del mese di ottobre. Per gli iscritti Inps, la domanda di esonero da presentare entro la scadenza ormai alle porte dovrà essere inoltrata in modalità telematica tramite il Cassetto Previdenziale, utilizzando il modulo messo a disposizione in base alla gestione di appartenenza. Si ricorda che l’importo massimo dell’esonero è di 3mila euro e, in ogni caso, sarà determinato tenuto conto del totale delle domande pervenute e nel rispetto delle risorse a disposizione. Anche per l’esonero contributi agricoli la domanda Inps va presentata entro il 30 settembre 2021: Si tratta dell’agevolazione introdotta dall’articolo 222 del decreto n. 34/2020, sospesa per via delle novità introdotte dal decreto Sostegni bis.
Tuttavia, lo scorso 31 agosto è stato quindi pubblicato il nuovo modulo “Esonero Art. 222 DL 34/2020” per presentare la domanda relativamente al periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2022: ad averne diritto sono le imprese appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, nonché dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Per quanto riguarda infine l’indennità Covid, si chiude il 30 settembre 2021 anche la possibilità di fare domanda per il bonus ufficializzato nel decreto Sostegni bis che prevede un sostegno economico da 800 a 1.600 euro riconosciuto a specifiche categorie di lavoratori. A poter fare richiesta sono: stagionali e somministrati dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; stagionali e somministrati appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali; intermittenti; autonomi occasionali; incaricati di vendita a domicilio; subordinati a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
Rientrano nel provvedimento anche i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo con almeno 7 contributi e con un reddito non superiore a 35mila euro; i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi e con un reddito non superiore a 75mila euro; gli operai agricoli a tempo determinato e pescatori autonomi.