Ragusa – Il consueto appuntamento del fine settimana riguarda le segnalazioni dei consiglieri 5 stelle di Ragusa Sergio Firrincieli e Alessandro Antoci (ma che fine hanno fatto gli altri tre, Zaara Federico, Antonio Tringali e Giovanni Gurrieri?) sulla “vera e propria discarica a cielo aperto lungo la strada che da contrada Tabuna conduce sino alla zona industriale di Ragusa”, dello stesso Firrincieli sulla perdita idrica nella rotatoria di Gaddimeli , mentre dal Comibleo di Ragusa Ibla arriva l’allarmata notizia di una intrusione nel convento di Santa Maria del Gesù (‘u Jesu). A proposito della arteria di contrada Tabusa, Firrincieli e Antoci non hanno rémore ad affermare che “la situazione è di molto peggiorata negli ultimi mesi” rispetto ad una loro precdente denuncia risalente addirittura a gennaio, quando l’avevano definita “una pattumiera” ed affermano “a distanza di tempo, non solo non si è registrata alcuna azione di bonifica ma la situazione complessiva è notevolmente peggiorata”.
Sulla situazione di degrado fanno poi questa descrizione “presenza di rifiuti di ogni genere sul ciglio stradale, Caratterizzata anche dalla presenza di alcune gallerie, la strada continua, senza un istante di tregua, ad essere presa di mira dall'abbandono selvaggio di ogni genere di rifiuto.Pertanto Firrincieli e Antoci tornano a investire della questione anche l'amministrazione comunale affinché solleciti interventi specifici per eliminare questa sporcizia dalla strada in questione, “come abbiamo chiesto allora, anche adesso sottolineiamo che è necessario adottare da subito delle opportune contromisure. Questa zona di Ragusa, seppur all'esterno e seppur teoricamente transitata solo dai frontisti, è diventata una discarica a cielo aperto. Gli interrogativi che solleviamo sono sempre gli stessi: chi si deve occupare della manutenzione?
Chi deve muoversi per cercare di sollecitare un minimo di pulizia? Sono mesi che aspettiamo una risposta specifica da parte dell'amministrazione”. Nei giorni precedenti inoltre il capogruppo consiliare Firrincieli aveva focalizzato l’attenzione su una perdita idrica che perdura da fine giugno sulla rotatoria di contrada Gaddimeli, lungo il percorso obbligato che dal lungomare tra Casuzze e Marina, riporta in direzione della frazione marinara ragusana, visto la definitiva installazione della pista ciclabile su tale tratto di litoranea. Firrincieli afferma “da fine giugno evitiamo di fare sentire la nostra voce su questa vicenda. Perché pensavamo che, per decenza, per pudore, per capacità di discernimento, prima o poi si sarebbe messa una pezza a quella che riteniamo una circostanza inverosimile. E, invece, ora che siamo arrivati a fine estate, possiamo dire che quella perdita d’acqua, in una città che quest’anno ha fatto paurosamente i conti con la crisi idrica, continua ad esserci, continuano, purtroppo, a registrarsi perdite. E dal Comune di Ragusa, che per lo meno hanno provveduto a transennare il sito, non si preoccupano d’altro. Come se nulla fosse”.
Poi la filipppica di Sergio Firrincieli si estende ad un quadro più generale “l’Amministrazione comunale ha trovato 140mila euro, che forse neppure basteranno, per il completamento dello stadietto di via delle Sirene che, al di là degli annunci trionfalistici di qualche tempo addietro, non sarà aperto prima di qualche mese; sono stati reperiti i soldi, da quello che stiamo appurando, che saranno spesi per un Addio all’estate di cui, sinceramente, in pochi sentivano il bisogno alla luce dell’attuale situazione legata all’emergenza sanitaria che, come tutti sappiamo, non è ancora finita. Insomma, riusciamo a fare, dal punto di vista finanziario, tutto questo e altro ancora e poi non si riesce a trovare qualche migliaio di euro per riparare un guasto che è un monumento all’inefficienza di questa amministrazione. Forse perché, con il nuovo potabilizzatore, l’amministrazione comunale prevede che non ci saranno più difficoltà di carattere idrico a Marina di Ragusa per cui non dobbiamo più preoccuparci della perdita del prezioso liquido”.
E conclude “riteniamo tutto questo assolutamente indecoroso oltre che poco rispettoso nei confronti dei cittadini che, ancora oggi, continuano a fare i conti con problematiche non da poco sul fronte idrico visto e considerato che l’acqua continua a non arrivare in numerose abitazioni della parte alta, e non solo, della nostra città. Dirò di più, a tal proposito. Da qualche giorno, dal potabilizzatore di Camemi, attivato di recente, si disperde acqua lungo la strada per Marina. Tutto ciò causa pericolo alla viabilità. Forse, non si è grado di azionare correttamente qualche galleggiante? E si verifica, così, lo stesso disagio che si registra alla rotatoria di Gaddimeli”. E per chudere la segnalazione di Comibleo, il Comitato Spontaneo di Volontariato Ibleo di Ragusa Ibla sul fatto che è stato “violato uno degli ingressi dell’ex convento di S. Maria del Gesù”. Comibleo ricorda che “abbiamo girato la segnalazione alla Soprintendenza di Ragusa
che provvederà a presentare una formale denuncia ai carabinieri”. Il Comitato racocnta così l’accduto “una delle entrate al complesso dell’ex convento di Santa Maria di Gesù, in fase di restauro ormai da tempo, è stata violata da ignoti che, verosimilmente, si sono introdotti all’interno nottetempo in prossimità della salita di Porta Walter” e rivendica “a denunciare il fatto, grazie alla rete capillare di associati che riescono a monitorare in tempo reale tutto ciò che accade sul territorio della città antica, il Comibleo, il comitato spontaneo di residenti, che ha subito girato la segnalazione alla Soprintendenza di Ragusa”. Poi aggiunge “non sappiamo che cosa sia accaduto all’interno, saranno compiute delle verifiche per appurare se siano stati provocati danni o meno, quel che è certo è che il soprintendente Antonino De Marco, sempre molto attento alle segnalazioni da parte dei cittadini, ci ha assicurato che presenterà formale denuncia ai carabinieri in queste ore.
L’episodio, tra l’altro, ci dà la possibilità di puntare, ancora una volta, i riflettori sul restauro infinito dell’ex convento. Sappiamo che, con l’avvento di De Marco, la Soprintendenza sta cercando di venire a capo di un iter particolarmente complesso e finalizzato ad evitare contenziosi di ogni sorta. L’auspicio di tutti è che i lavori possano ripartire al più presto visto che gli stessi sono ormai interrotti da tempo immemorabile. Quest’estate, lungo la circonvallazione, abbiamo preso atto che, grazie anche alle nostre segnalazioni, il cantiere abbandonato è stato recintato con dei manifesti che hanno nascosto alla vista dei visitatori e dei turisti quello stato di degrado che risultava essere ormai insopportabile. Speriamo che, finalmente, a questa vicenda dell’ex convento possa essere apposta, una volta per tutte, la parola fine”. (da.di.)