Ragusa – A sinistra si torna a parlare di politica. Ragusa Prossima:un cantiere aperto per la democrazia civica e di prossimità. Che niente niente nella sinistra ragusana stiano tornando voglia e desiderio di riprendere a parlare di politica? A fare ben sperare l’intervento di Vito Piruzza (Pd) dei giorni scorsi sulle agorà democratiche ed ora un documento del coordinatore di Ragusa prossima, Giorgio Massari, sui “percorsi politici ed organizzativi in vista di una ripresa più piena, intensa e speriamo normale, dell’attività politica ed amministrativa nella nostra città”. Massari, rifacendosi al “percorso avviato con la segreteria politica del maggio scorso” ricorda che “Ragusa Prossima ha espresso più volte la convinzione che il tempo pandemico è un tempo speciale, un’esperienza che deve spingerci ora a pensare di trasformare la realtà e la politica con nuove prospettive.
È questo il tempo in cui cominciare a delineare un nuovo orizzonte politico per la nostra città.”. E dopo le premesse politiche il coordinatore di Ragusa prossima traccia percorsi concreti “come movimento vogliamo riprendere un confronto attivo con tutti i soggetti politici della città per pensare insieme un progetto politico capace di dare un ‘anima alla politica e capace di affrontare i nodi irrisolti della nostra comunità: ridefinire un progetto di sviluppo economico, avendo consapevolezza del ruolo che la nostra città può giocare nel contesto siciliano ed euro mediterraneo; risemantizzare il ruolo della cultura sia sul lato della costruzione e reinvenzione della nostra identità, sia su quello della valorizzazione dei nostri giacimenti ambientali, storici ed urbanistici; riprogettare un nuovo welfare locale alla luce dell’esperienza e delle conseguenze della pandemia; pensare adeguatamente la riconnessione interna ed esterna della città, evitando scelte che attraggano traffico nel centro e non rispettino un progetto urbanistico necessariamente policentrico; elaborare un innovativo progetto ecologico che sia realmente integrale; rimettere al centro i Giovani, sempre più invisibili nelle scelte della modellazione della nostra città, che viene vista sempre più come un deserto da cui fuggire”.In questa prospettiva di grande apertura, Massari osserva “dal punto di vista della cultura politica, siamo lieti di constatare che altri movimenti e partiti politici, stiano riscoprendo la democrazia della prossimità e la centralità dei territori; il nostro movimento è identitariamente costruito sul valore della Prossimità come categoria della politica e sulla città come luogo in cui la politica nasce Per noi “prossimità” è il termine della relazione, della vicinanza, della condivisione, della fraternità, della centralità della dimensione della comunità; è mettersi accanto all’altro per trovare il bene comune; è la valorizzazione delle diversità intese non come negazioni reciproche, ma come interpretazione della stessa umanità; è la cultura della lotta alla discriminazione e alla diseguaglianza, è la nuova valorizzazione dei territori.
Il tempo post-pandemico che ci accingiamo a vivere sembra un tempo propizio per un progetto realmente rispondente ai bisogni profondi di Ragusa”. Ed infine Giorgio massari rivolge il proprio appello “per questo motivo, la segreteria esecutiva ha deciso di dare inizio ad un confronto politico e programmatico partendo dai movimenti civici della nostra città che vivono la consapevolezza che la politica abiti innanzitutto nelle città e che condividono il valore della prossimità come via per elaborare azioni politiche capaci di valorizzare la dignità delle persone e delle comunità locali, in un tempo in cui l’umano è messo in discussione dal disumano e dal post-umano ed i territori rischiano di essere sottomessi al ritorno a nuovi centralismi”. (da.di.)