La dieta Mediterranea per vivere bene. ASSITOL, in occasione della Settimana della Salute e della Giornata mondiale del Cuore, sottolinea l’importanza di riscoprire la sana alimentazione ed il ruolo dell’olio extra vergine d’oliva, grande alleato contro colesterolo, obesità e disturbi cardiaci. “Connettersi” con la Dieta mediterranea ed i suoi valori, salutistici e culturali, per vivere in salute. E’ l’invito che ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’industria Olearia, ha lanciato in occasione della Settimana della Salute e della Giornata mondiale del Cuore. L’Associazione, da sempre impegnata nella promozione della sana e corretta informazione, ricorda che la ricerca scientifica ha ampiamente riconosciuto alla Dieta Mediterranea la capacità di agire in via preventiva contro i disturbi cardiovascolari. Non è il suo solo merito, di certo è il più importante ed è strettamente legato al ruolo dell’olio extra vergine d’oliva, nemico giurato di obesità, diabete e stati infiammatori, pre-condizioni di una cattiva salute del cuore.
Ricco di acidi grassi monoinsaturi, questo alimento riesce a tenere sotto controllo il colesterolo LdL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”, alla base di numerose patologie cardiache. La sua azione di contrasto alla glicemia post-prandiale è importantissima per i pazienti diabetici e, in aggiunta, i polifenoli hanno una potente azione anti-ossidante: insieme ai tocoferoli (vitamina E), combattono l’invecchiamento cellulare, altro fattore determinante per numerose patologie e per differenti tipi di infiammazione. Infine, l’olio d’oliva aiuta l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, E, D, K), essenziali per il buon funzionamento di tutto l’organismo. “L’olio extra vergine è un autentico concentrato di salute – afferma Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL – ma il principale beneficiario delle sue straordinarie proprietà è il cuore. Per questa ragione il suo consumo va promosso e valorizzato, nel quadro di un regime, quello della Dieta Mediterranea, che tendiamo a banalizzare”.
Non basta, infatti, mangiare spaghetti o impiegare un po’ di olio d’oliva nelle pietanze: la Dieta Mediterranea è un mosaico di cibi diversi, e non solo. Come dimostra la famosa piramide alimentare, ideata dal medico e ricercatore statunitense Ancel Keys nel 1959, in questo percorso dietetico è essenziale variare le pietanze, puntare sulla stagionalità degli ingredienti e sulla semplicità delle ricette, mangiando cereali, meglio se integrali, verdura e frutta tutti i giorni, seguiti, due volte a settimana, da latticini, legumi, carne e pesce. Il pane deve essere “quello del fornaio” ovvero fresco artigianale. A unire tutto questo è l’extra vergine d’oliva, che lega tutto con il suo gusto e la sua presenza costante sulle tavole del Mediterraneo. “Questo alimento unico nel suo genere, oltre ad essere benefico per le sue proprietà – – ricorda la presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL – rafforza quelle degli altri cibi cui viene accostato”. La ricerca ha dimostrato che la pasta, grazie all’extra vergine, vede diminuire il suo picco glicemico, e così pure il pane, unito all’olio nella classica merenda della tradizione. Con lo stesso meccanismo, la stessa salsa di pomodoro rilascia i suoi preziosi micronutrienti, come il licopene. Lo stesso vale per tutte le verdure e persino per il pesce, che mantiene inalterata la sua componente proteica, grazie all’extra vergine che ne impedisce la degradazione.
ASSITOL osserva che esiste un altro elemento da rivalutare del regime alimentare più salutare e sostenibile al mondo. “Nel ‘disciplinare’ dell’Unesco “– afferma Anna Cane – che riconosce lo status di patrimonio immateriale alla Dieta Mediterranea, si indica anche lo stare insieme a tavola tra i pilastri fondativi della Dieta Mediterranea. La convivialità domestica è un motivo in più per scegliere questo stile di vita, amico del cuore nel vero senso del termine”.