Ragusa, una città in degrado secondo le opposizioni di variocolore. Degrado delle periferie, della vallata Santa Domenica, della rete viaria di Marina di Ragusa, del parco giochi del Giardino ibleo. Partenza ‘sparata’ della settimana appena iniziata da parte delle opposizioni, consiliari politiche e civili, che sembano essersi data la voce nell’usare una sola parola: degrado. “L’analisi delle periferie cittadine di Ragusa è diventata una vero e proprio viaggio che ha lo scopo di comprendere le ragioni profonde di un degrado che sta sempre più invadendo ampi quartieri della città, non solo periferici”. Esordiscono così il presidente dell’Associazione Pericentro, Pietro Pace, e il responsabile Ambiente della segreteria del PD, Toti Battaglia.che assicurano “continua l’azione di monitoraggio delle periferie di Ragusa”.
Infatti, secondo Pace e Battaglia, “una cosa va detta, la periferia non sta ferma, cresce. Se non si interviene in maniera strutturata e continua, come si può pensare di porre rimedio a situazioni che, già compromesse, si sono addirittura andate aggravando? Procrastinare è molto pericoloso, e “domani” potrebbe essere già troppo tardi. Il degrado cittadino è diffuso ed è sotto gli occhi di tutti e, ultimamente, perfino buona parte di cittadini che hanno sostenuto questa amministrazione non possono fare a meno di ammettere gli errori della stessa proprio sull’argomento manutenzione cittadina. Accendiamo quindi i riflettori su questi quartieri che non possono restare di serie B. Perché Ragusa è una sola. E chi ci vive, in qualunque zona cittadina abiti, ha il diritto di poter usufruire dei servizi e di muoversi in un ambiente degno di una città moderna”.
Il presidente di Pericentro ed il responsabile Ambiente dem portano un esempio concreto “il quartiere tra Via Ramelli e via Cultrone, in molti le chiamano “le villette di Brucè”, è un insediamento nuovo, giovane, con strade larghe e abitazioni in villette, ognuna con un pezzetto di verde dove un fanciullo può provare l'ebrezza di camminare a piedi scalzi sull’erba. Un luogo paradisiaco verrebbe da dire… Invece no! Strade lasciate all’incuria, asfalto forse mai completato, non si capisce perché il classico tappetino di usura non sia mai stato messo, lasciando i tombini pericolosamente sporgenti. Erba alta, materiali abbandonati, addirittura una piccola enclave di degrado (qualche centinaio di metri quadri) proprio alle spalle della succursale dell’istituto scolastico tra le due vie. Questo spazio abbandonato da Dio e dagli uomini diventa terra di nessuno”.
Anche se Pietro Pace e Toti Battaglia ammettono “a prima vista, non pare ci siano problemi di pericolo per i bambini che frequentano la bambinopoli davanti la scuola, che la separa dal terreno abbandonato”, tuttavia “lo spettacolo è deprimente e, secondo gli abitanti, dai folti cespugli escono gatti randagi e, dice qualcuno, topi” e concludono “come cittadini gradiremmo molto che quell’area venga ripulita e destinata ad area verde, magari installando un paio di canestri e qualche panchina. Siamo sicuri che diventerebbe punto di godimento per le decine di adolescenti che in quella zona vi abitano. Da tempo chiediamo all’amministrazione Cassì di occuparsi “anche” delle piccole cose ma quando voli troppo in alto è facile ignorare chi ha i piedi per terra. Sperando che l’amministrazione non sia troppo impegnata in cose più “importanti”, torniamo a chiedere attenzione per le periferie”. Si occupa, invece, il capogruppo M5 Sergio Firrincieli, della passeggiata naturalistica della vallata Santa Domenica, che secondo lui “versa in un inaccettabile stato di degrado”, Firrincieli prende spunto dalla segnalazione di un cittadino che aveva deciso di portare due suoi amici milanesi in giro per la città con l’intenzione di mostrare loro le bellezze del territorio, scegliendo il percorso della passeggiata. Ma orgoglio ed entusiasmo iniziali sono stati delusi immediatamente dallo stato di degrado che caratterizza tutto il percorso.
Spazzatura ed erbacce hanno completamente distolto l’attenzione da tutto il resto. Il cittadino spiega di avere provato un così forte imbarazzo al punto tale da sentirsi in dovere di scusarsi con i suoi ospiti. E Sergio Firrincieli ricorda “quando all’inizio del nostro mandato abbiamo, io e i colleghi consiglieri Alessandro Antoci e Giovanni Gurrieri, effettuato un sopralluogo nel sito in questione, avanzammo una proposta specifica tesa alla riqualificazione e al riutilizzo di questo polmone verde, di questa immensa area per le famiglie. Poi, alla luce delle nostre sollecitazioni, abbiamo comunque preso atto che l’amministrazione comunale si era mossa lungo quella direzione. Almeno a voce. Al solito, molti proclami che si sono fermati alla locandina di cui tutti sappiamo. In realtà, quindi, né riqualificazione, né riutilizzazione. Come testimoniano gli ultimi fatti. Ecco perché cogliamo l’occasione della denuncia di questo avveduto cittadino, per sollecitare interventi rapidi di recupero e ripristino del decoro dell’intera passeggiata naturalistica. Quello che abbiamo visto è assolutamente inaccettabile”.
Situazione non migliore a Marina di Ragusa, stando alla nota stampa del coordinatore cittadino del circolo di Ragusa di Fratelli d’Italia, Alessandro Sittinieri, secondo il quale nella frazione marinara “la rete viaria fa acqua da tutte le parti”. Sittinieri constata che “le prime piogge autunnali sono state sufficienti per fare emergere tutte le carenze delle rete viaria a Marina di Ragusa: l’Amministrazione comunale disponga una ricognizione per individuare le maggiori criticità e programmare gli opportuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”. Il coordinatore del partito della Meloni osserva “è sicuramente importante che Marina di Ragusa venga interessata da nuove opere pubbliche, ma è anche vero che non bisogna perdere di vista la manutenzione e la cura di quelle già esistenti. Basta fare un giro per la frazione dopo una qualunque precipitazione piovosa per rendersi conto delle numerose disfunzioni e dei disagi che vengono creati alla popolazione e a quanti, anche dopo la fine della stagione estiva, continuano a popolare la nostra splendida località marinara.
Ci sono evidenti segni di errata progettazione e realizzazione di alcune strade e la centralissima via Salgari o la pista ciclabile ne sono la dimostrazione visiva: ampie pozzanghere che rendono difficoltoso il transito delle auto e dei pedoni sui marciapiedi o il passaggio di biciclette o di semplici sportivi che corrono o passeggiano lungo la pista ciclabile. Inoltre, tali enormi quantitativi di acqua ristagnante creano anche problemi di infiltrazioni nelle abitazioni limitrofe. Sarebbe quindi opportuno un intervento del Comune di Ragusa, attraverso l’ufficio tecnico e i vigili urbani, per effettuare una ricognizione dell’intera frazione e agire di conseguenza con le manutenzioni”. Infine Alessandro Sittinieri conclude con un appello “non ricordiamoci di Marina di Ragusa solo nel periodo estivo: Marina di Ragusa è una perla del nostro territorio che va tutelata e curata tutto l’anno e i numerosi turisti che la frequentano in questo periodo ne sono la migliore dimostrazione”. E per completare il triste panorama, non poteva mancare il Giardino ibleo del quartiere barocco dove, segnalava qualche giorno fa il capogruppo Pd Mario Chiavola, le altalene del parco giochi hanno sì le strutture ma mancano le sedute in legno e le corde.
Chiavola commenta e conclude “naturalmente, non è una problematica che si è verificata in questi giorni ma risale a parecchi mesi addietro. Quindi, un disagio prolungato nel tempo. Insomma, la Giunta Cassì annuncia progetti faraonici ma nella gestione dell’ordinario, e lo abbiamo visto anche su tanti altri fronti a cominciare dall’emergenza idrica, per non parlare della scerbatura, fa acqua da tutte le parti. Ma che ci vuole a metterci un po’ d’amor proprio nelle cose? Possibile che nessuno a palazzo dell’Aquila abbia ricevuto questa segnalazione riguardante il Giardino ibleo? Davvero dobbiamo continuare a occuparci delle piccole cose che tutti daremmo per scontate e che, invece, fanno penare i cittadini? L’amministrazione dia una decisa sterzata nella risoluzione di questi disagi. La gente è stanca di non potere usufruire dei piccoli servizi”. (da.di.)