ROMA – Ad agosto l’Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+5,4%) che per le esportazioni (+0,6%). La moderata crescita congiunturale dell’export è condizionata dalle movimentazioni occasionali di elevato valore (vendite di mezzi di navigazione marittima) verso i mercati extra Ue registrate a luglio. Al netto di queste, l’aumento congiunturale dell’export è pari al 5,8%. Su base annua, la crescita sostenuta delle esportazioni è diffusa a tutti i settori e a quasi tutti i principali paesi partner. Le vendite di metalli e macchinari forniscono il contributo più ampio (5,3 punti percentuali) all’incremento tendenziale dell’export. Anche la forte crescita tendenziale dell’import interessa tutti i settori a eccezione di articoli di abbigliamento e autoveicoli.Ad agosto, i prezzi all’import crescono ancora su base mensile e si confermano in accelerazione su base annua (+12,0%, da +11,1% di luglio), spinti dai rialzi dei beni intermedi e dei prodotti energetici.
Dati Istat commercio estero
La stima del saldo commerciale ad agosto è pari a +1.316 milioni di euro (era +3.929 ad agosto 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +4.502 milioni (era +5.521 ad agosto dello scorso anno).