Ragusa – Apprezzabile intervento del capogruppo consilliare Pd, Mario Chiavola, che spiega in maniera molto articolata e molto ‘politica’ come la compattezza del gruppo di maggioranza (lista Cassìsindaco, forte di 14 consiglieri) si riveli tale solo quando si tratta di bocciare gli atti di indirizzo delle opposizioni, salvo sgretolarsi in occasioni recenti come la lunga questione della variante per 12 alloggi residenziali che ha tenuto in scacco il consiglio recentemente, per essere poi respinta ma non in maniera unanime da parte dei consiglieri di maggioranza. Chiavola si riallaccia “all’appello del sindaco che richiamava al senso di responsabilità i consiglieri assenti per la votazione di atti urbanistici importanti (quelli appunto citati sopra), senza accorgersi “che per la variante del caso Pagoda ci sono volute quattro sedute e circa tre mesi per esitare il punto, tra l’altro in maniera non favorevole”.
Fatta questa considerazione, il capogruppo dem passa ad elencare le bocciature di atti di indirizzo delle opposizioni: quello riguardante l’illuminazione pubblica alternativa nelle zone rurali antropizzate (al contrario, invece, di quello che accade in tutti i Comuni a noi vicini) con 13 no e sei voti favorevoli; o con la bocciatura, 13 no e sei sì, concernente l’atto di indirizzo relativo al centro storico al fine di attivare un tavolo di confronto con i commercianti per il recupero delle zone antiche della città; per non parlare dell’altro atto di indirizzo concernente la realizzazione di una piscina comunale suppletiva a Marina di Ragusa con tensostruttura geodetica per favorirne l’utilizzo anche in periodo invernale e aggregare potenziali fruitori dai centri vicini (Santa Croce, Scicli): anche in questo caso una bocciatura firmata dalla maggioranza, anche se con 11 no. Significa che due della maggioranza si sono astenuti. Inoltre, sono stati bocciati l’atto di indirizzo (12 no, 4 sì e 1 astenuto) sull’importanza viabilistica di via padre Giovanni Tumino che, di fatto, è come se fosse stata privatizzata, a uso e consumo di pochi a scapito delle esigenze di molti quando, invece, si potrebbe riaprire, anche a senso unico, sino allo stradale per Chiaramonte; e poi la bocciatura (13 no, 4 sì) dell’atto sull’incremento della pubblica illuminazione e della videosorveglianza in quelle aree del territorio comunale in cui si registra la presenza consistente di rifiuti abbandonat”.
Dopo questa certosina elencazione, Mario Chiavola f ale proprie considerazioni “speriamo per loro che questo disegno politico di dire no a tutti i costi agli atti presentati dalla minoranza possa essere premiato dai cittadini. Lo vedremo tra un anno e mezzo. Noi lo riteniamo politicamente un errore anche perché contrario al buonsenso e al benessere della cittadinanza. E tutto ciò nonostante due-tre teste pensanti, che votano per proprie convinzioni e non per rispondere ai diktat del sindaco, in seno alla maggioranza che, ogni tanto, si astengono, soprattutto quando capiscono che determinati atti di indirizzo andrebbero assolutamente a vantaggio della collettività”. (da.di.)