GENOVA – ’’Ho parlato con il Ministro dell’Interno, con il prefetto e il questore di Genova oggi. Il punto è che le proteste sono assolutamente legittime, ma la maggioranza del Paese si è espressa chiaramente a favore di un’Italia che riparte. E non sarebbe tollerabile allora che i porti diventassero la frontiera ostaggio di una frangia estrema. Ancora di più di fronte all’atteggiamento responsabile dei sindacati e della maggior parte dei lavoratori. Un conto è far sentire la propria voce, manifestare. Un altro è bloccare chi vuol lavorare’’. Così il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti in un’intervista al Secolo XIX, parlando del cosiddetto ’’G-Day’’. ’’Diciamo che 1’85% degli over 12 è vaccinato. Altre migliaia di persone che non sono d’accordo comunque vanno a farsi il tampone. Poi ci sono poche centinaia di persone che pensano di tenere in scacco il Paese.
Milioni di persone hanno fatto il loro dovere per scacciare la pandemia, per fare ripartire un Paese che fa il più 6% di Pil. E poi c’è chi vorrebbe tornare all’epoca delle chiusure di tutto o chi vuole gli scontri di piazza. Io sono d’accordo sull’evitare la tensione, ma non se si blocca il porto di Genova o si blocca la Liguria’’.